Regionali, in Emilia Romagna è testa a testa. Il Pd alza i toni: Borgonzoni sa solo postare gattini
In Emilia Romagna il centrodestra può vincere. Si sapeva ma è bene ribadirlo in questa fase in cui i giornali mainstream danno per favorito il candidato del Pd Stefano Bonaccini.
Ma il risultato non è scontato e a dirlo è Lorenzo Pregliasco, direttore di Youtrend, che intervenendo al programma Omnibus di La7 ha parlato di un testa a testa tra Lucia Borgonzoni e il dem Stefano Bonaccini. “Bisogna essere cauti nelle previsioni”, ha aggiunto. Un accenno che fa comprendere quanto il risultato sia in bilico.
Secondo l’ultimo sondaggio di Demopolis, il candidato del Pd è al 46%, solo due punti di vantaggio sulla leghista Lucia Borgonzoni che vanta il 44%. Anche i dati meno recenti di Emg, Ixè e Ipsos certificano un sostanziale testa a testa, con un lieve vantaggio di Bonaccini.
Emilia Romagna, i 100 comizi di Salvini
Matteo Salvini intende mettercela tutta. Così lo scorso 30 dicembre ha annunciato comizi in almeno 100 piazze. Scontata la contromobilitazione delle sardine, che già hanno dato appuntamento a Bologna per il prossimo 19 gennaio. Loro però arriveranno da tutta Italia e hanno già lanciato via web una rete di contatti per ospitare che viene da fuori. Salvini da parte sua fa sapere che visiterà ”almeno due volte ogni provincia. Saranno giorni entusiasmanti perché il 26 gennaio sarà un passaggio storico, una data che rimane, che porterà speranza, affinché non si ripetano più casi come quello di Bibbiano che è un marchio d’infamia e il buongoverno della Lega sarà messo alla prova dei fatti”.
Il candidato dem intanto non trova di meglio da fare che alzare i toni contro Lucia Borgonzoni, dipinta anche dal sindaco di Milano Giuseppe Sala come un’incapace. Accuse che non fanno rumore, come sempre accade quando lo hate speech colpisce donne di destra. Bonaccini ha asserito che da parte sua ci sono proposte concrete mentre la sua avversaria sa solo postare sui social gattini e cagnolini, e i cibi che mangia. E’evidente il taglio che la sinistra intende dare alle ultime settimane di campagna elettorale: non proposte ma demonizzazione dell’avversario, con l’aiuto di quanti si faranno “insardinare”.