Pd & pentiti, con i suoi dirigenti imputati tenta di infangare Fabio Rampelli. E’ una vergogna

10 Gen 2020 14:53 - di Francesco Storace

E’ la fine del Pd, che si aggrappa ai pentiti per macchiare Fabio Rampelli. Ma gli dice male, perché il vicepresidente della Camera è persona che tutti conoscono come specchiata. Il Fatto quotidiano ci campa, perché si nutre di malagiustizia, ma che un partito politico si metta a correre appresso ai boss in cerca di sconti di pena è una vergogna.

Altro che prescrizione come barbarie, quando parlano di Bonafede. Domattina, addirittura al Nazareno, due signori imputati in un processo che molto probabilmente finirà proprio in prescrizione, Bruno Astorre e Claudio Moscardelli, ci proveranno con una conferenza stampa. I giudici li imputano per i fatti accaduti alla regione Lazio nella legislatura Polverini. E loro due si permettono di giocare a fare i giudici.

Attaccano Rampelli per una scelta politica

Accade che un pentito si segga in tribunale e dica che Rampelli, con le minacce, fu indotto nel 2013 a rinunciare al collegio di Latina (Lazio 2) per far entrare in Parlamento Majetta, che lo seguiva in lista. Quest’ultimo – dice un avanzo di galera – “doveva essere eletto alla Camera”. E Rampelli sarebbe stato minacciato. Si sarebbe impaurito. Già questo la dice lunga sulla boutade. In realtà entrò Majetta semplicemente perché Fdi – all’esordio alle politiche – premiò il territorio in cui aveva raccolto il 10 per cento dei voti. Pure scelta politica, altro che storie.

Lo sciacallaggio del Pd

Comunque, se uno dice uno sciocchezza in tribunale è ovvio che faccia notizia e che persino Il Fatto ne trascriva la salivazione. Quel che è incredibile è lo sciacallaggio di un partito come il Pd, che manda avanti due imputati in un altro processo per screditare chi non è neanche indagato.

A Roma si è celebrato un processo noto come mafia capitale che è finito senza mafia. Il segretario del Pd fu indagato. Si avvalse inizialmente della facoltà di non rispondere. Poi, quando tornò davanti ai giudici, fu un mezzo disastro. Se da domani quel Pd vale scatenare la bagarre su mafia e politica autorizzi pure i suoi imputati ad andare a compiere altre nefandezze al Nazareno.

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