Odio e fake news: per bloccare via Almirante a Verona la sinistra tira in ballo pure Liliana Segre

21 Gen 2020 17:11 - di Valeria Gelsi
almirante

Una lettera al prefetto di Verona per chiedergli di fermare l’intitolazione di una strada a Giorgio Almirante, già deliberata dal Consiglio comunale. A scriverla è stata l’associazione La città che sale. Sostiene che nulla nella vita e nei valori del padre della destra italiana avrebbe dato la “testimonianza dello sviluppo materiale e civile” richiesta dal regolamento comunale per l’intitolazione. Per questa associazione, infatti, la decisione del consiglio comunale sarebbe giustificata solo da “atteggiamenti ideologici”. Insomma, la solita manfrina, questa sì, dettata da atteggiamenti ideologici di chi ha lo sguardo fermo a un secolo fa.

La lettera al prefetto di Verona

La città che sale mette in relazione “l’assegnazione quasi contemporanea della cittadinanza onoraria a Liliana Segre (tributata quattro giorni fa, ndr) e la proposta di intitolare la via ad Almirante”. Una scelta che esporrebbe la città “al ridicolo, oltre che all’indignazione, configurando una sorta di grottesca, anacronistica e strumentale compensazione ideologica”. “Come si può celebrare la vittima di uno dei più abominevoli regimi politici novecenteschi e intitolare una strada ad uno dei responsabili di quel regime? Che senso ha insistere con questi atteggiamenti ideologici a 75 anni dalla fondazione della Repubblica e a 30 dalla fine della guerra fredda?”, si chiede quindi il consiglio direttivo dell’associazione, che firma la lettera al prefetto Donato Cafagna.

L’inutile contrapposizione Almirante-Segre

La lettera non è estemporanea, ma fa seguito alle polemiche già sollevate dalla sinistra in consiglio comunale. Riproponendone errori e falsità. “Da un lato si dà un riconoscimento a una donna coraggiosa impegnata contro i rigurgiti di fascismo, dall’altro si sdogana una figura come Almirante, che di questo razzismo omicida fu un accanito e mai pentito teorico”, ha sostenuto il capogruppo di Sinistra in Comune, Michele Bertucco, parlando con Repubblica. E qui c’è la prima fake news.

Commenti

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  • Giuseppe Forconi 23 Gennaio 2020

    Senza dubbio c’e’ un doveroso rispetto a chi in quei anni soffri’ le atrocita’ di una guerra che giusta o ingiusta, ora fa parte di una storia.
    Quello che invece da fastidio e’ vedere come la sinistra riesce nel coinvolgere dei personaggi usandoli a proprio comodo per lottare contro una destra NON FASCISTA il cui unico scopo e’ quello di risanare un Paese allo sfascio.
    Mi dispiace per la Sig. Segre, ma dovrebbe rendersi conto che la stanno usando e la useranno fino a quando, non ne avranno piu’ bisogno e la cestineranno come loro abitudine, cioe’ il classico “USA e GETTA” ad ogni modo i miei rispettosi auguri.

  • Euro Rossi 22 Gennaio 2020

    Messaggio alla Senatrice a vita Liliana Segre inviato tramite messenger.

    “Buongiorno, ho letto con attenzione le sue dichiarazioni sulla proposta di una intitolazione di una strada al politico Giorgio Almirante e mi è venuto spontaneo esternarle queste brevi considerazioni.
    Ritengo infatti che forse sia più scandaloso l’aver intitolato le strade a Togliatti che lasciò morire migliaia di prigionieri italiani nell’Unione Sovietica e non solo, oppure ai comandanti delle brigate partigiane noti per essere stati dei veri e propri assassini, o a un certo Giuliani che armato di estintore voleva colpire due Carabinieri, o allo spietato rivoluzionario Che Guevara e così via in una lunga ed interminabile lista che non risparmia nessuno. Per non tralasciare infine la proposta di intitolare una strada a chi procurava morte spacciando droga. La lista è lunga cara Senatrice a cui va tutto il mio rispetto per la tremenda ed assurda esperienza vissuta che non è stata la sola, purtroppo, in questo mondo malvagio.
    Con stima e considerazione.
    Generale Euro Rossi”

  • Carlo Cervini 22 Gennaio 2020

    A Verona, invece che a pensare di intitolare le strade dovrebbero aggiustarle, è una situazione insostenibile, da far invidia a Roma…………..un vero percorso di guerra in ogni quartiere e nelle strade dove passano i Bus………………..una vera vergogna e infamia per una città tra le più tassate e ricche d’Italia.

  • Mauro collavini 22 Gennaio 2020

    Non mi risulta che la segre sia impegnata contro i rigurgiti fascisti anche perché il fascismo non fu razzismo e l arresto è deportazione degli ebrei fu un tragico errore politico di un potere che non c era più. Per tutte. Le sofferenze patite da questa donna va benissimo l intitolazione di una via come per Giorgio Almirante che mai ha difeso crudeltà ed assassini che ci furono nel regime fascista bensì condannato esempio di un politico serio e tutelatore dei diritti del popolo italiano

  • carla 22 Gennaio 2020

    Perché non dare ad Almirante la targa di una strada? Solita sinistra che vieta, non e’ anche questa una forma di razzismo?

  • eddie.adofol 22 Gennaio 2020

    Certo che la sx ha la faccia come il di dietro poi la Segre non ti dico questa ha 90anni e x 70anni non si è mai sentita adesso tutto il mondo di dx gli deve delle scuse, ma fino a oggi ma come è campata x avere 90anni se li porta talmente bene che sta girando tutta l’Italia x le sue manifestazioni e quelle del pd, non mi sembra una donna tanto provata da Auswiss ha tutti i denti e non cammina neanche con il bastone, la signora è una cosa inventata dalla sx e lei ne approfitta x fare i suoi comodi sembra che la guerra abbia rovinato soltanto lei, ma si vergogni x 70anni non si è mai vista e sentita adesso gli vengono tutti i dolori, quando è nato Almirante lei neanche era nata, suvvia si goda gli ultimi anni di vita tranquilla di come lo sono stati gli ultimi 70anni. PRIMA GLI ITALIANI VERACI poi tutti senatori ebrei che vivono in Italia.

  • tommaso bisi griffini 21 Gennaio 2020

    vi informo che il marito della senatrice a vita Liliana Segre, Belli Paci avv. Alfredo, è stato candidato del Movimento Sociale Italiano alle elezioni per la camera dei deputati del 03-06-1979 nella circoscrizione di Milano-Pavia.