Loredana Bertè: il premio Mia Martini non vada a artisti misogini, mia sorella non sarebbe daccordo
Loredana Bertè irrompe nelle polemiche su Sanremo chiedendo ai giurati della sala stampa di non premiare artisti che istigano alla violenza.
E così scrive su Facebook: “Chiedo ai giornalisti della Sala Stampa dell’Ariston di escludere, a priori, una possibile candidatura al ‘Premio della critica Mia Martini’ di qualsiasi artista che promuova attraverso i suoi testi violenza fisica o verbale verso le donne o misoginia in generale”.
“Mia sorella -scrive ancora Loredana- è stata per anni vittima di bullismo ‘verbale’ e non credo che avrebbe mai voluto che il suo nome venisse associato a certi ‘soggetti’ che andrebbero squalificati (scritto in maiuscolo, ndr) (come avvenuto di recente e giustamente in un’altra trasmissione di successo) per istigazione alla violenza sulle donne e per il pessimo messaggio che arriva ai giovanissimi. Grazie”.
Il riferimento di Loredana Bertè è al rapper Junior Cally, sotto accusa per un testo del 2017 in cui inneggia al femminicidio. Il rapper porterà in gara a Sanremo la canzone “No Grazie”. Junior Cally in una intervista definisce il suo brano una canzone anti-populista: “Voglio onorare quel palco che rappresenta la musica italiana da tantissimi anni”. Ha quindi raccontato di avere vissuto con ansia e tensione le polemiche degli ultimi giorni che lo hanno riguardato.