Iran-Usa, Moody’s avverte: «Un conflitto causerebbe uno shock economico»
“Un duraturo conflitto” fra Stati Uniti e Iran causerebbe “shock economici e finanziari” in grado di “peggiorare le condizioni operative e di finanziamento”. Lo afferma l’analista di Moody’s Alexander Perjessy,. L’analista sottolinea che un “prolungato conflitto avrebbe potenziali conseguenze globali, in particolare tramite gli effetti sul prezzo del petrolio”.
Iran e Usa sono già in conflitto dal 2018. Dalla decisione del presidente Trump di stracciare l’accordo sul nucleare. E di ristabilire le sanzioni e avviare una strategia di massima pressione contro la Repubblica islamica. Nell’era della guerra senza limiti anche l’economia è strumento bellico. L’Iran lo ha imparato a sue spese subendo il tracollo valutario e il blocco all’export di petrolio, ma al tempo stesso ha reagito ampliando tra l’Iraq, la Siria e il Libano la sua proiezione regionale. Necessità strategica per un Paese che nella sua storia ha subito ondate cicliche di invasioni e vede nell’espansione della sfera difensiva un obbligo operativo. Minaccia intollerabile per l’amministrazione più anti-iraniana degli ultimi decenni, legata a doppio filo a Israele e ai regni arabi del Golfo. Un conflitto a viso aperto tra i due Paesi potrebbe conoscere diversi gradi di significatività. Essi evolvono dalla guerra asimmetrica tra i deserti mediorientali alla guerra aperta combattuta nel territorio della Repubblica Islamica