Gesù gay, esplode la rabbia per la commedia che offende i cattolici. Molotov contro i produttori (video)

2 Gen 2020 18:29 - di Redazione
Gesù gay

Gesù gay che vuole vivere da omosessuale con il suo compagno Orlando. E si porta il fidanzato alla festa di compleanno per farlo conoscere alla sua famiglia. Questo l’inizio della commedia blasfema La prima tentazione di Cristo che è visibile su Netflix dallo scorso 3 dicembre.

La rabbia e la disapprovazione in Brasile sono sfociate nel lancio di molotov contro la sede di Porta dos Fundos, a Rio de Janeiro. Si tratta del collettivo che ha realizzato questa satira di dubbio gusto che non solo in Brasile ha destato polemiche e reazioni indignate. E’ partita anche una petizione su Change.org per fare pressioni su Netflix affinché cancelli dalla piattaforma questo film che offende i sentimenti dei cristiani. La petizione ha già raccolto 2 milioni e 300mila firme.

La battaglia contro La prima tentazione di Cristo coinvolge anche – come scrive Linkiesta.it – il deputato Eduardo Bolsonaro, terzogenito del presidente del Brasile, e ha visto in prima linea parlamentari e pastori di gruppi evangelici. Henrique Soares da Costa, vescovo di Palmares, ha annullato il suo abbonamento a Netflix. E ha bollato il film come volgare e offensivo.

Concetti, sottolinea Linkiesta.it, “ampiamente ripresi dal madrileno Ignacio Arsuaga, fondatore e presidente della Fondazione CitizenGo, associazione ultraconservatrice diffusa in 50 Paesi che nel suo Consiglio d’amministrazione annovera, fra gli altri, Luca Volontè, il putiniano Alexey Komov (longa manus del multimilionario Konstantin Malofeev, noto come l’Oligarca di Dio) e Brian Brown, presidente dell’International Organization for the Family (Iof) e del Congresso mondiale delle Famiglie”.

L’attentato di Rio de Janeiro è stato rivendicato, attraverso un video, dal non meglio precisato Comando de Insurgência Popular Nacionalista, che farebbe parte della Família Integralista Brasileira.

 

Commenti

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  • ANTONIO GIOVANNETTI 3 Gennaio 2020

    Sarebbe giusto per i cattolici ribellarsi; ma quando poi gli stessi cattolici condividono certe scelte come l’abolizione del presepio, il trattamento riservato alle donne, i tortellini senza carne di maiale, l’abolizione del crocifisso nelle aule, allora che senso ha ribellarsi da cattolici? Se condividono l’islam che accettino l’islam. Così non fanno altro che distruggere il cattolicesimo; e sono già arrivati a metà strada con la complicità della chiesa e del vaticano. Bisogna alzare i muri, e per alzare i muri si intende ritornare – con le buone maniere o con le cattive maniere – a quella che era la vita di mezzo secolo fà.

  • ALESSANDRO LEPRI 3 Gennaio 2020

    I mussulmanacci ti taglaino la testa se dici lo stesso di allah. Allora bisogna fare lo stesso con l’infame che ha offeso Gesu’