Criminalità, Cafiero De Raho: «Ai cittadini non si chiede eroismo, ma di essere vicini allo Stato»

27 Gen 2020 17:11 - di Redazione
Cafiero De Raho

Due grossi comuni, Cerignola e Manfredonia, sciolti per infiltrazioni mafiose. Omicidi, violenze, intimidazione. L’ultima in ordine di tempo a San Severo dove ben 24 autocompattatori utilizzati per la raccolta dei rifiuti sono stati incendiati. È il volto della provincia foggiana. Tradizionalmente critico, certo, ma ora spaventosamente feroce ed in tutto simile a quello di altre zone del Sud dove a spadroneggiare sono cosche e clan. Un’escalation criminale che non è sfuggita al procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero De Raho, una vita in trincea a combattere la camorra di Napoli e Caserta. L’alto magistrato è andato in Terra di Capitanata per far sentire da vicino la presenza dello Stato. L’occasione gliel’ha offerta un convegno sulla legalità organizzato da Università e arcidiocesi di Foggia-Bovino in collaborazione con la fondazione antiusura Buon Samaritano.

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