Colle Oppio è una discarica. Turisti sgomenti. Raggi preoccupata solo per l’antica sede del Msi

13 Gen 2020 16:50 - di Redazione
Colle Oppio

Colle Oppio rifugio di sbandati, discarica a cielo aperto, spettacolo indecoroso per i turisti. A ricordarlo, con un’intera pagina, non un quotidiano vicino alla destra ma la cronaca di Roma di Repubblica. Che scrive: “Cumuli di immondizia così alti e così estesi da non crederci. Spazzatura ovunque, quasi non si trattasse di una zona monumentale ma di una discarica abusiva. Dall’altra parte della via ci sono decine di ragazzi africani. vengono dal mali, dal Burkina Faso, dalla Costa d’Avorio, dal Gabon. Giocano a pallone, fumano canne, dormono là, oltre le sbarre oltre le quali c’è un accampamento…”.

Eppure tutti ricordiamo le promesse di Virginia Raggi dopo i sigilli alla storica sede del Msi nel novembre del 2017. Doveva essere l’inizio, secondo la sindaca, del recupero del parco di Colle Oppio. Un percorso che avrebbe portato a restituirlo, più bello e più pulito, ai romani e ai turisti. Parole al vento. Promesse mancate, come tante altre.

Raggi a Colle Oppio per farsi i selfie

Nel marzo del 2019 si presentò a Colle Oppio per ripulire la zona con la maglia di Retake. E fece infuriare gli esponenti di Fratelli d’Italia. All’epoca Mollicone, De Priamo e Tozzi siglarono indignati una dichiarazione congiunta. “Virginia Raggi viene al parco di Colle Oppio con la maglia di Retake, ripulendo personalmente il parco.
  Roma cade a pezzi, il parco del Colle Oppio è degradato e pullula di microcriminalità, e il sindaco pensa alle opportunità per scattare un paio di selfie per i social. 
Qualcuno spieghi a Raggi che è ormai Sindaco dal 2016 e che quel degrado a Colle Oppio e nelle altre ville storiche e aree verdi della Capitale è solo demerito suo”. 
Continua intanto la battaglia giudiziaria che per riaprire la storica sede missina. Raggi sostenne che gli inquilini (FdI) erano morosi. FdI ribatte che stava ricontrattando le condizioni di affitto. Il blitz voluto dalla Raggi arrivò all’alba di un sabato mattina, quando nella sede non c’era nessuno.

Giorgia Meloni, su Facebook, commentò così i sigilli:  «Chi, a differenza di Virginia Raggi, conosce Roma e il parco del Colle Oppio sa bene che quei locali sono dei semplici ruderi, senza alcuna possibilità di utilizzo a uso commerciale o abitativo e che la presenza della sezione è l’unico argine a un desolante degrado fatto di sporcizia, violenza e criminalità che affligge tutta la zona. Problemi seri e reali come quelli che vive gran parte di Roma e che il Movimento 5 Stelle non è in grado di affrontare».Infatti i problemi restano. E l’unico argine al degrado invece è stato chiuso.

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