Caso Gregoretti, Casellati stoppa le pantomime giallorosse: convocata la giunta per il regolamento

16 Gen 2020 16:00 - di Federica Parbuoni
gregoretti

Si attende per oggi una risposta su quando la Giunta per le Immunità del Senato sarà chiamata a votare sull’autorizzazione a procedere nei confronti di Matteo Salvini per il caso Gregoretti. La presidente Elisabetta Casellati ha convocato per il pomeriggio la Giunta del Regolamento, che dovrà dirimere la questione sollevata dalla richiesta della maggioranza di far slittare il voto a dopo le regionali. Formalmente si tratta di un problema tecnico: la giunta per le Immunità è convocata per lunedì, ma in quel giorno inizia la sospensione dei lavori per la campagna elettorale in vista del voto di domenica 26 in Emilia Romagna e Calabria. Dunque, dicono i giallorossi, tecnicamente è una data impraticabile. È piuttosto ovvio, però, che di tecnico c’è, semmai, solo il pretesto. La questione è tutta politica.

Il giallo del pranzo con Salvini

E, non a caso, è circondata da una attenzione febbrile, tanto che nella giornata di oggi si è consumato anche un piccolo giallo. Le agenzie hanno rilanciato la notizia di un pranzo tra Casellati e Salvini, dopo che entrambi avevano partecipato al convegno sull’antisemitismo. È chiaro che, a ridosso della Giunta per il Regolamento, l’episodio avrebbe assunto un particolare rilievo. La notizia, però, è stata smentita sia dalla Lega, sia dallo staff della Casellati, che ha voluto perfino specificare che la presidente di Palazzo Madama ha lasciato il convegno prima di Salvini. Come a dire che si sono solo incrociati velocemente.

Gasparri: “Si parli del merito, invece che di date”

A chiedere la convocazione della Giunta per il Regolamento è stata l’opposizione, che rivendica la conferma del voto dell’Immunità per lunedì. Anche perché, come sottolineato dal presidente di quest’ultima, Maurizio Gasparri, “quando il calendario è stato concordato e votato all’unanimità tutti sapevano che si sarebbe votato”. Non solo, le occasioni formali per le proposte di rinvio ci sono state, ma nessuno si è fatto avanti.

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