Buono omaggio per un drink alcolico alla “Festa dei maggiorenni” di Merano. La denuncia di Fratelli d’Italia

13 Gen 2020 19:03 - di Redazione
merano

È polemica sulla “Festa dei maggiorenni”, patrocinata dal Comune di Merano e dai Comuni di Lagundo Scena Tirolo Caines Rifiano ed Avelengo. A denunciare il “fattaccio” è Alessandro Urzì, consigliere provinciale dell’Alto Adige nel cuore – Fratelli d’Italia. Che ha annunciato un’interrogazione al presidente della Provincia.

Merano, buono per un drink alcolico ai neo-maggiorenni

Al centro della denuncia la scelta dell’amministrazione di promuovere la kermesse con una iniziativa insolita. Un buono per una bevanda alcolica a tutti i partecipanti. L’invito è stato recapitato nei mesi scorsi a tutti i giovani nati nel corso dell’anno 2001.

«Un invito esplicito», commenta Urzì che chiede lumi al presidente della Provincia. «Non un buono per una bevanda qualsiasi. Ma proprio per un drink alcolico. Al centro della festa  il concerto di una band meranese dal nome piuttosto evocativo, i Vino Rosso. Il cui evento è reclamizzato sulla pagina Facebook proprio con due calici della nota bevanda di bacco». Insomma – commenta l’esponente di Fratelli d’Italia – «una festa dal chiaro contenuto alcoolico per i neo-diciottenni di Merano e dintorni. Chiamati ad alzare il calice non appena compiuta la maggiore età o anche prima. Visto che alcuni dei giovani i 18 anni potrebbero averli compiuti anche successivamente».

La denuncia di Fratelli d’Italia: scelta sbagliata

Si tratta di un messaggio fuorviante ma chiaro. «Solo bevendo alcool si possono festeggiare adeguatamente i propri 18 anni. Un invito che lascia perplessi. Anche perché – prosegue Urzì – è sostenuto con il patrocinio da quelle stesse amministrazioni comunali che (a parole) si dicono impegnate a promuovere eventi “alcool free” per i giovani». Iniziative che invece non sortiscono gli effetti sperati – fa notare – se anche il bollettino dell’ultimo capodanno parla di decine di accessi al pronto soccorso degli ospedali di ragazzini per abuso di alcool. Con una ragazzina di 12 anni in coma etilico a Bolzano. Un problema, quello dell’uso ed abuso di bevande alcooliche, che in Provincia di Bolzano merita un’attenta riflessione. Soprattutto dopo i gravi fatti di sangue dei giorni scorsi. Perché non bastano le pure lodevoli campagne di sensibilizzazione come quella in atto sulle strade della provincia “Chi beve non guida”. Ma è proprio necessario cambiare l’approccio culturale al fenomeno. Partendo dai più giovani a cui, su cui è necessario veicolare messaggi ben diversi dal buono per un drink alcolico».

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