Berlusconi, il voto e il dovere di andare avanti uniti: “Con Salvini e Meloni per governare il Paese”

29 Gen 2020 13:00 - di Sveva Ferri
berlusconi

Ripartire dal voto moderato, per dare nuovo slancio a Forza Italia a livello nazionale e contribuire così anche a un’affermazione ancora più decisa della coalizione. Silvio Berlusconi riparte dal lusinghiero risultato azzurro in Calabria e prende atto della sconfitta in Emilia Romagna per sostenere che “il centrodestra non vince senza un centro liberale, cattolico, garantista e forte che solo noi possiamo far esistere”.

Berlusconi: “Al Sud abbiamo doppiato la Lega”

“La destra da sola, può solo prendere molti voti, ma non può vincere e tantomeno governare”, è la tesi del Cavaliere, affidata a un’intervista al Corriere della Sera, nella quale, sommando tutti i voti delle liste di appoggio a Jole Santelli vicine a Forza Italia, rivendica che il suo partito “al Sud ha più che doppiato la Lega”. Ne emerge, complessivamente, la necessità di restituire al partito un ruolo determinante, ma anche la consapevolezza che l’unico ragionamento vincente non può che essere in una logica di consolidamento della coalizione.

“Con Salvini e Meloni abbiamo un buon programma”

Con Salvini e Giorgia Meloni abbiamo un buon programma da realizzare insieme. Per riuscirci – rivendica il Cav – è fondamentale il voto dei moderati, dei liberali, dei cattolici, e anche di quei sette milioni tra gli italiani che non votano, ma anche che si sentono liberali, moderati, democratici e non di sinistra”. Dunque, ognuno nel centrodestra deve fare la sua parte. E, benché non lo ammetta esplicitamente, emerge che ha ben chiaro che la parte che è mancata in Emilia Romagna è stata proprio quella del voto moderato.

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