Una maggioranza di irresponsabili litiga furiosamente sulla manovra delle tasse. Si meneranno
Maggioranza in tilt. Sono irresponsabili, rischiano di far saltare per davvero i conti dell’Italia, mettono a repentaglio la loro manovra. È la fotografia al momento del caos in cui si è cacciato il governo Conte. Ogni riunione salta, non sembra esserci spazio per mediazioni, con gli alleati che si rinfacciano di tutto fra di loro. Fra poco si meneranno.
Dopo le due ore fallimentari di ieri sera, stamane il premier aveva convocato un nuovo vertice di maggioranza, finito dopo pochi minuti. Italia Viva punta i piedi sulle tasse, il Pd gli rinfaccia di voler favorire le multinazionali, i Cinquestelle puntano i piedi nel piatto delle risorse per i vigili del fuoco. Risultato: nuovo appuntamento dopo pranzo. Sperando che la ministero dell’economia sappiano cucinare banconote utili allo scopo…
Nella maggioranza è lite furibonda
Ancora meglio: le risorse aggiuntive si erano trovate, ma lo scontro è divampato sulla spesa. Ieri il primo vertice a P.Chigi sugli emendamenti di maggioranza alla manovra, con la richiesta di uno “sforzo aggiuntivo” per mettere in stand-by plastic e sugar tax, pur mantenendo vivo lo ‘scopo’ nobile dei due balzelli. Al Mef e alla Ragioneria è caccia a 500 milioni di euro, risorse necessarie per coprire un possibile rinvio. Stamani si riprende, Gualtieri arriva in ritardo, al Mef si lavora ancora sulle coperture, ma sarebbero stati trovati 400 milioni da mettere sul piatto. Nel corso dell’incontro lo scontro si sarebbe fatto durissimo. Con i renziani che si alzano dal tavolo, Bellanova che perde la pazienza ed alza la voce.
La quadra non si trova
I renziani se la sarebbero presa perché, dopo lo spiraglio che sembrava essersi aperto nella notte su un rinvio di plastic e sugar tax, ora Pd e Leu vogliono mettere il ‘tesoretto’ al quale lavora il Mef altrove. Per non parlare del M5S, con Luigi Di Maio che oggi, ai microfoni di Radio Capital, ha detto chiaramente che sugar e plastic tax sono due balzelli “sacrosanti”. Già ieri nel Pd erano emersi dubbi su uno slittamento delle due microtasse. La conferma arriva da un tweet di Andrea Orlando a vertice in corso, dove mette nero su bianco che le risorse vanno dirottate sul lavoro. La quadra non si trova, il braccio di ferro, raccontano, durissimo.