Tre scimmiette contro il razzismo: Roma e Milan contro l’idea della Lega di serie A

17 Dic 2019 12:57 - di Redazione
Tre scimmiette

Tre scimmiette contro il razzismo. Un trittico con scimmie esposto, in modo permanente, presso la sede della Lega Serie A. Un’opera contro il razzismo, realizzata dall’artista Simone Fugazzotto. Tre scimmiette con obiettivo preciso: diffondere i valori dell’integrazione, della multiculturalità e della fratellanza. Un’iniziativa che però suscita polemiche. A criticarla anche il Milan e l’As Roma. Che su Twitter si dice “molto sorpresa” nel vedere oggi sui social delle scimmie dipinte su dei quadri. In quella che sembra essere una campagna contro il razzismo della Serie A”. “Siamo consapevoli che la Lega voglia combattere il razzismo. Ma non crediamo che questo sia il modo giusto per farlo”, sottolinea il post. Gli fa eco il Milan: “L’arte può essere forte. Ma siamo in totale disaccordo nell’utilizzare l’immagine delle scimmie come icona per la lotta al razzismo. E siamo sorpresi dalla totale carenza di condivisione”.

Tre scimmiette che dividono

Molti i commenti negativi sui social. “Sarebbe un po’ come scegliere Pablo Escobar, El Chapo e Pete Doherty come immagine per la lotta contro la droga”, scrive Raffaele. “Se non buttano fuori i responsabili della vergognosa scelta delle scimmie per la campagna contro il razzismo della lega serie A è finito il mondo civile!”, commenta Fulvio. L’artista prova a spiegarsi sul suo profilo Instagram. Tre scimmiette contro il razzismo nasce così: “Era il 26 dicembre ed ero allo stadio a vedere Inter-Napoli… Sento (ma non era di certo la prima volta) insulti e versi di scimmia contro un grandissimo giocatore: era @kkoulibaly26. Mi sale una tale rabbia che quasi di riflesso mi arriva un’idea: perché non smettere di censurare la parola scimmia nel calcio ma rigirare il concetto e affermare invece che alla fine siamo tutti scimmie? Perché se siamo essere umani, scimmie, anime reincarnate, energia o alieni chissenefrega, l’importante è sentire un concetto di eguaglianza e fratellanza”.

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