Tornano le “stragi del sabato sera”: 50 morti in due mesi. Manca una politica contro droghe e alcool

14 Dic 2019 15:47 - di Redazione
stragi del sabato sera

Droga e alcool per sballarsi. E in tanti trovano la morte al volante. Tornano le stragi del sabato sera. «Nei due mesi di ottobre e novembre registrati 79 incidenti gravi nei quali sono morti 50 giovani e 166 sono rimasti feriti». Le cifre drammatiche sono rilevate dall’Osservatorio Asaps sulle cosiddette “Stragi del sabato sera”.

Stragi del sabato sera: 50 morti in due mesi

«Nei primi 3 fine settimana di ottobre 2019, nelle 16 ore maledette che vanno dalle 22 del venerdì alle 6 del sabato e dalle 22 del sabato alle 6 della domenica – si legge –  l’Osservatorio dell’Asaps aveva già registrato 27 incidenti importanti (solo quelli con vittime e feriti gravi). Con il coinvolgimento di giovani e con conducenti sotto i 40 anni. Nei 27 schianti purtroppo si sono contati 24 morti e 46 feriti».

Nel primo fine settimana di ottobre ci sono stati 9 incidenti che hanno causato 8 vittime e 23 feriti. Nel secondo fine settimana sono stati registrati ancora 9 incidenti. Che hanno causato 11 morti e 11 feriti. Nel terzo fine settimana sono stati registrati ancora sempre 9 incidenti che hanno causato 5 morti e 12 feriti. Dei 27 incidenti delle notti del fine settimana, 8 sono avvenuti al Nord, 8 al centro e ben 11 al sud. Di cui tutti e tre plurimortali: due con 4 vittime e 1 con due. Dati che confermano  timori avanzati dall’istituto di un coinvolgimento crescente nelle regioni del Sud.

Pochi controlli e poca prevenzione anti-droga

«I dati di novembre sono stati solo un po’ meno negativi 23 vittime mortali e 99 feriti. Il dato complessivo dei due mesi  ci indica 79 incidenti gravi (35 al nord, 20 al centro e 24 al sud). Nei quali sono morti 50 ragazzi e 166 sono rimasti gravemente feriti. E il primo fine settimana di dicembre ha confermato una situazione di rischio elevato».

Tra le cause anche l’allentamento dei controlli, con la carestia segnalata più volte degli etilometri. «La carenza sempre più pronunciata di pattuglie soprattutto lungo le strade statali e provinciali. Quelle col più elevato tasso di mortalità. E l’ormai assoluta latitanza di campagne contro l’abuso di alcol e l’uso di droghe alla guida – si legge nel rapporto dell’Asap – completano il quadro motivazionale di questa situazione. Alla quale si è aggiunto l’uso ormai indiscriminato dei cellulari alla guida sia in fonia e ancor più in messaggistica e navigazione sul web».

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  • PIERO 15 Dicembre 2019

    CARI RAGAZZI HO FATTO 45 ANNI IN CANADA, I MORTI LI VOLETE X LE VS LEGGI COMUNISTE MI RICORDO 1990 IN WOODBRIDGE TORONTO ITALIAN AREA, AVEVO APERTO UN RISTORANTE E X SERVIRE ALCOOL ERA MIA RESPONSABIITA’ IN POCHE PAROLE ,SE QUALCUNO ERA ALTICCIO DOVEVO CHIAMARE UN TAXI O LA POLIZIA, IN CASO CONTRARIO IN CASO DI INCIDENTE IO ERO RESPONSABILE FINO A OMICIDIO COLPOSO, MA VOI NON SAPETE CHE DIRE FASCISTA!! NO SONON RULES!! INSOMMA ITALIA NON VALE UN CAZZO CON MANDANTE COMUNISTA