Sondaggi, Renzi va ancora a picco. E il nemico Calenda si avvicina sempre di più

3 Dic 2019 14:17 - di Redazione
renzi

I sondaggi non sorridono a Matteo Renzi, che anche questa settimana continua a perdere voti e si ritrova un altro concorrente a insidiarlo. È Carlo Calenda, fresco di neo-partitino, che al suo debutto nei sondaggi dimostra di avere a portata di mano il tanto decantato partitone dei renziani. Intanto il centrodestra avanza e si prepara a governare, casomai qualcuno decidesse di far votare gli italiani. Nell’ultimo sondaggio Swg, la Lega di Matteo Salvini torna a crescere dopo una battuta di arresto della scorsa settimana e si attesta al 33,8 dal 33,1%.

Renzi arretra, il centrodestra avanza

Scendono tutti i partiti di governo: il Pd cala al 17,7 dal 18,1, Movimento Cinque Stelle scende al 15,5 dal 16,5 e Iv cala al 4,9 dal 5,5. Secondo le intenzioni di voto della Swg, nel Centrodestra, Fratelli d’Italia resta sopra il tetto del 10. Fi scende invece al 5,1 dal 6. Per la prima volta viene rilevato il partito di Calenda, Azione, che è al 3,3 come la Sinistra. E a un tiro di schioppo da Renzi, che con Italia viva segna il 4,9%, contro il 5,5% della scorsa settimana. Al 3,3% anche La Sinistra-Articolo uno, che incassa uno 0,2% in più rispetto alla scosa rilevazione. Alle Europee era all’1,7 per cento. Stabili i Verdi al 2% e +Europa all’1,6 per cento. In calo dello 0,3% Cambiano di Giovanni Toti, che questa settimana è all’1 per cento. Le liste sotto l’1% questa settimana sono all’1,8%: perdono lo 0,9% rispetto alla rilevazione precedente. Alle Europee erano al 3,5%.

A fronte dei buoni risultati, Calenda mantiene comunque un low profile. «Azione rimane un partitino come è oggi, piccolo, perché quando si nasce si è sempre piccoli, noi come ho detto non ci presenteremo alle elezioni». Queste le parole dell’europarlamentare e leader di Azione, ad Agorà su RaiTre, sulle prospettive del partito. «Ha un senso un partito se riesce ad arrivare intorno alla soglia dell’8-10%, perché può svolgere un ruolo determinante», sottolinea. Fa il modesto, ma per la prima volta gode nel far tremare Renzi. I due si contendono la stessa fetta di elettori, quelli del centro moderato che guarda a sinistra. E su cui Calenda presto potrebbe lanciare un’Opa.

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