Scontro a Milano tra un bus e un camion dei rifiuti. Numerosi feriti: una donna è in coma
Scontro a Milano tra un bus Atm e un camion della raccolta rifiuti Amsa. Un boato violentissimo ha rotto il silenzio di questa mattina di festa nella città della Madonnina, la festa di Sant’Ambrogio. L’incidente è avvenuto alle 8.09 e ha coinvolto almeno dodici persone. Una donna di 49 anni è stata portata in ospedale in arresto cardiaco, non era sull’autobus ma è stata investita dal mezzo dell’Atm, ha un fortissimo trauma cranico. Ed è in coma. Lo scontro fra i due mezzi pesanti, la circolare della linea 90 e il camion dei rifiuti, è avvenuto in viale Ergisto Bezzi, all’angolo con via Marostica. L’impatto con il mezzo dell’Amsa sarebbe stato così forte che l’autobus dell’Atm è stato sbalzato dalla corsia preferenziale su quella ordinaria.
Scontro a Milano, la dinamica dell’incidente
È ancora da chiarire la dinamica dell’incidente. L’esatta dinamica è al vaglio della polizia locale, sul posto per i rilievi, ma probabilmente è stato innescato da una mancata precedenza. Per il momento non è ancora chiaro quale dei due mezzi sia in torto. Come ricostruisce Milano Today, l’impatto tra i due mezzi è stato frontale laterale e secondo quanto trapelato pare che il filobus stesse procedendo in direzione di via Sardegna mentre sembra che il camion Amsa stesse attraversando l’incrocio da via Marostica verso Vi dei Gracchi.
I feriti
Il conducente dell’Amsa è rimasto incastrato fra le lamiere e ha riportato un trauma cranico. Sul mezzo erano in tre. Uno degli altri due operatori ecologici ha una sospetta frattuta del femore. Un terzo dipendente Amsa ha solo traumi minori. Alcuni passeggeri sono stati portati in ospedale e fortunatamente hanno ferite lievi. Secondo i primi dati raccolti, ci sono tre codici giallo al Niguarda, San Carlo e San Paolo. Mentre altre otto persone sono state ricoverate per ferite lievi. Tre sono al San Paolo, tre al Fatebenefratelli, uno al Pini e uno al San Carlo. Dieci le ambulanze inviate sul luogo dell’incidente, oltre a due automediche e un’autoinfermieristica.