Scandalo gestione rifiuti a Roma, su “7colli” alcune domande alla Raggi

29 Dic 2019 11:28 - di Redazione

L’agenzia 7colli pone alcune, impegnative  a Comune e Regione sullo scandalo della gestione rifiuti a Roma. Eccole.

Prima o poi qualcuno dovrà raccontare onestamente che cosa stanno combinando i magnifici due sui rifiuti di Roma. Non c’è solo la discarica di Tragliatella a rappresentare il fallimento della coppia Raggi Zingaretti, ma anche  una serie incredibile di carenze che si registrano ogni giorno.

Vorremmo chiedere a Virginia Raggi alcune cosucce.

Perché i romani devono pagare 274 euro di Tari l’anno mentre a Milano sono 213?

Quanto incidono le “trasferte” extraregione dei rifiuti che da Roma vanno altrove?

Qual è la sua personale alternativa alla termovalorizzazione se non quella di farci pagare di più con le tariffe, grazie al suo sistema di trasporto della monnezza?

Si parla con l’amministratore dell’Ama, che vuole un termovalorizzatore che la Raggi non prende nemmeno in considerazione?

Fa coppia con lei Nicola Zingaretti. Su di lui l’accusa di aver favorito elettoralmente il sindaco di Colleferro con la decisione di chiudere il termovalorizzatore. Ci sa dire, il governatore, se è davvero sufficiente solo l’impianto di San Vittore del Lazio, mentre aumenta il fabbisogno? Tra Lazio e Lombardia – ha ricordato l’associazione dei consumatori Aduc – resterà un termovalorizzatore contro 13.

Assieme, hanno deciso di sotterrare ancora immondizia, a Tragliatella.

Assieme, ci fanno pagare l’Irpef più alta d’Italia.

Assieme, ci presentano lo spettacolo di una Capitale travolta dallo scandalo dei rifiuti.

Assieme, hanno gioito per la chiusura di Malagrotta, ma non c’era alternativa.

Assieme, dovrebbero andarsene a casa.

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