Professionisti allo sbaraglio, Afol Metropolitana “apre” alle candidature ai vertici. Ma come?
Professionisti allo sbaraglio. Periodicamente, le società partecipate aprono le candidature dei loro vertici – consiglieri di amministrazione e sindaci – al mondo delle libere professioni. Per rendere visibile questa opportunità, gli ordini professionali inseriscono nei loro portali i relativi bandi. Iniziativa che sembrerebbe incoraggiare i propri iscritti a parteciparvi. Un po’ per mettersi in gioco. Un po’ per interrompere la monotonia di una professione logora. E per altre ragioni più amene. Per le quali si può dar sfogo alla fantasia, un gruppo di 28 speranzosi professionisti è stato ritenuto idoneo a ricoprire il ruolo di consigliere di amministrazione di un importante ente consortile: Afol Metropolitana della Lombardia.
Professionisti allo sbaraglio per l’ente che assembla Comuni Lombardi
L’ente, che raggruppa un discreto numero di Comuni Lombardi, con a capo Milano, garantisce – così leggiamo sul sito ufficiale – ai cittadini ed alle imprese del territorio milanese un unico interlocutore pubblico sui temi del lavoro e della formazione. Insomma, di rilievo nel mondo del lavoro lombardo. Due i posti a disposizione. Ventotto candidati, quindi il 7% di possibilità di nutrire una speranza, “vana”, di essere nominati. L’elenco degli idonei è stato pubblicato in rete, ed i loro nomi editabili, rivelano i relativi. C’è chi non ha mai avuto alcuna esperienza, quale consigliere. Chi, invece, ne ha avuta troppa. Ma lo spettro sembrava sufficientemente ampio da farli ritenere tutti più o meno “papabili”.
Due posti da consigliere d’amministrazione in Afol Metropolitana?
Pur tuttavia, l’avviso n. 11/2018, chiusosi il 21/12/2018, è stato riaperto dal 10/05/2019 al 11/06/2019. Ciò, senza che vi fosse un’apparente ragione. Almeno di quelle consultabili sugli atti resi pubblici. Sono stati, dunque, selezionati 14 candidati e tra questi ultimi, nominati a poco meno di un mese i due membri del consiglio di amministrazione. Non discutiamo circa la professionalità. La preparazione e l’autorevolezza dei nominati. Né sulla procedura (sicuramente legittima). Ci limitiamo ad osservare, con rammarico, che ci sono funzioni per le quali, i candidati sono idonei solo sulla carta.