Prescrizione, scontro feroce tra Pd e grillini. Ma il provvedimento parte, poi si penserà ad accorciare i processi…
Prescrizione, è sempre guerra nella maggioranza. “Nei prossimi giorni il Pd depositerà una sua proposta di legge di modifica che consenta di salvaguardare la ragionevole durata del processo. Confidiamo ancora nella possibilità di una intesa di maggioranza e faremo il possibile per favorirla, a partire dal prossimo incontro del 7 gennaio. Ma senza segnali di apertura da parte del M5s ci sentiremo liberi di proseguire l’iter parlamentare”. Lo dice Alfredo Bazoli, capogruppo dem in commissione giustizia alla Camera, a proposito della prescrizione. “Il ministro Bonafede si dovrebbe rendere conto che non ci fermiamo di fronte alla logica del fatto compiuto. Serve una riunione di maggioranza prima del 7 gennaio. Non è possibile accettare che i processi abbiano tempi infiniti”. Lo afferma da parte sua il presidente dei senatori Pd Andrea Marcucci.
Prescrizione, Bonafede ovviamente nega la crisi
Replica il grillino Bonafede. “Crisi sulla giustizia? Io dico di no, abbiamo fatto passi avanti importantissimi. C’è la riforma della giustizia civile approvata in Cdm che deve andare avanti in Parlamento. Ce lo chiedono gli italiani”. Lo ha detto il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, intervistato su Radio Capital. Sulla riforma della prescrizione “nel vertice di ieri sera abbiamo constatato entrerà in vigore dal primo gennaio”, ha ricordato. ”È vero, ci sono divergenze ma ci siamo dati appuntamento al 7 gennaio per affrontare il tema ambiziosissimo della durata ragionevole dei processi”. E a proposito dell’opposizione di Italia Viva ha assicurato: “Voglio parlare di tutte le proposte, anche le loro, su un discorso più ampio sulla riduzione dei tempi del processo. Ci siamo dati appuntamento al 7 gennaio, poi se Italia Viva preferisce non venire…”.
Il centrodestra: hanno fatto il delitto perfetto
E il centrodestra attacca. “Come volevasi dimostrare: la maggioranza ha trovato un accordo che è in realtà un delitto perfetto consumato contro la giustizia. La riforma della prescrizione parte infatti dal primo gennaio e poi si comincerà a parlare di come accorciare i tempi dei processi. Sarebbe come dire: intanto arriva l’uragano, poi cerchiamo un ombrello da aprire. È andato in porto, insomma il baratto tra addio alle prescrizione e intercettazioni, uno scambio scellerato che dà parzialmente il via alla riforma Orlando. È del tutto insufficiente per riportare le intercettazioni nell’alveo costituzionale delle garanzie. Sta prevalendo su tutti i fronti, insomma, la linea del ministro Bonafede. Il quale non sa distinguere dolo da colpa. Però in quanto a giustizialismo è il primo della classe, propenso com’è a togliere ogni briglia al cavallo di trojan che segna la sorte di chi finisce nel tritacarne delle intercettazioni”. Lo dichiara Anna Maria Bernini, presidente dei senatori di Forza Italia.