Palermo, arrestato per tangenti il sindaco di Casteldaccia: era un fedelissimo di Crocetta
Con l’accusa di corruzione i carabinieri hanno arrestato il sindaco di Casteldaccia, piccolo comune del palermitano, Giovanni Di Giacinto. In manette anche il suo vice Giuseppe Montesanto e pure un assessore della giunta, oltre una funzionaria del Comune. Indagate altre persone, tra cui degli imprenditori. L’inchiesta è coordinata dal procuratore di Termini Imerese, Ambrogio Cartosio. Secondo l’accusa, gli indagati avrebbero promesso lavori e appalti in cambio di assunzioni ad amici e parenti o di incarichi. E anche di denaro. Gli arrestati sono accusati anche di abuso d’ufficio e falso materiale ideologico.
Sindaco di Casteldaccia: l’accusa
Che si trattasse di incarichi per il sostegno dei disabili o per la raccolta dei rifiuti o ancora per il rilascio di concessioni edilizie, da oltre due anni la prassi era consolidata. L’indagine della procura era già stata avviata nel novembre del 2018 dopo la tragedia in cui dopo l’alluvione persero la vita nove persone. Gli inquirenti hanno accertato decine di casi di corruzione fino a quest’estate.
Ecco chi è il sindaco di Casteldaccia
Di Giacinto nel giugno del 2018 è stato eletto per la seconda volta sindaco di Casteldaccia. Era già stato sindaco di Casteldaccia dal 2003 al 2010. Di Giacinto era stato poi eletto all’Ars come deputato regionale nel gruppo “Il Megafono”, il movimento creato da Rosario Crocetta. L’alleanza si spezzò quattro anni dopo, con Di Giacinto era passato al Psi. Da deputato aveva chiesto alla Regione la rimozione dell’allora sindaco di Casteldaccia, Fabio Spatafora. Per presunte inadempienze amministrative. Mentre era deputato all’Ars fu indagato dalla procura di Termini Imerese, e rinviato a giudizio dal tribunale, per abuso d’ufficio. Scaduta la legislatura, Di Giacinto, riprovò a rientrare alla Regione. Ma i 3.370 voti, ricevuti con la lista “Sicilia Futura” orbitante nel centrosinistra, non gli bastarono ad essere rieletto. La sua fu una candidatura tra le polemiche. Di Giacinto fu inserito nell’elenco dei cosiddetti “impresentabili” stilato dai 5Stelle.