Massimo Boldi contro le sardine: invece di andare in piazza cercassero un lavoro come le mie figlie…
Massimo Boldi parla un po’ di tutto. In un’intervista a Libero racconta del suo prossimo film con De Sica e anche delle polemiche che hanno investito il film di Zalone. Con quella canzone, “Immigrato”, che ha fatto discutere.
“Penso che quel video – dice – sia stato un ottimo veicolo di promozione pubblicitaria. Anche da questo punto di vista, Zalone è geniale”. In quella canzone non c’è nulla di razzista, ad avviso di Boldi: “Ma stiamo scherzando? Giù le mani da Checco, è un fenomeno. Vuole solo far ridere e ci riesce”.
Da Zalone e il presunto razzismo del suo trailer fino alla politica il passo è breve. Boldi parla innanzitutto dell’amico Berlusconi: “E’ un po’ che non lo sento, ma nei suoi confronti provo un affetto e un’amicizia enormi. Anche lui è un uomo irripetibile, come Boldi…”.
Dice quindi di non credere che Salvini possa essere un nuovo Berlusconi: “Un astro come Berlusconi capita raramente, forse una volta sola”. Poi il giudizio impietoso sulle sardine: “Io so che le mie figlie sono laureate e non trovano lavoro. Figurati uno che va in piazza… Io, fossi un ragazzo, non andrei a manifestare”.
Il comico non dà credito dunque a un movimento di giovani che non pensa ai problemi dei giovani. In effetti le sardine, dinanzi al dramma della mancata occupazione per tanti giovani, molti dei quali lasciano l’Italia per lavorare oltre frontiera, pensano a vietare i social ai politici sovranisti. Non sembrano molto connessi con la realtà.
Anche Greta Thunberg non sta molto simpatica Boldi che prima finge di non sapere chi sia e poi risponde con una battuta: “Se mi dici Gre… penso solo a Greggio, Ezio Greggio”.
Ma questo è il loro modo di cercare lavoro. Vedrete che ben presto massimo lui diventeranno onorevoli; il fatto che poi si bisticceranno col congiuntivo, con la storia, con la geografia, è solo un dettaglio. Caro Boldi, in questo Paese sottosopra, i laureati stanno ai call center o servono nelle trattorie, e gli ignoranti fanno i Ministri.