Manovra “bulgara”, la destra insorge. Rampelli attacca Fico: “Fateci parlare” (video)
Rampelli contro Fico e momenti di tensione, alla Camera, a causa del “contigentamento” dei tempi chiesto dal governo, con la complicità delle massime istituzioni di Montecitorio. Contro questo tentativo di blindare la manovra (su cui si voterà domani la fiducia) sono insorte le opposizioni. Con FdI in testa, a urlare contro la censura.
Le accuse di Rampelli al presidente Fico
“L’attuale deludente legge di bilancio è accompagnata da un’orribile e vergognosa pagina di democrazia parlamentare. Il presidente Fico risulta quasi estraneo alla propria stessa maggioranza. Nnon l’hanno avvisato dei suoi tempi di gestazione, lui non ha preteso per tempo che la finanziaria arrivasse a Montecitorio. anche per meritarsi lo stipendio che intasca…”. Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera, si è svagliato anche contro chi presiedeva in quel momento l’aula, il piddino Rosato. “Deve lasciarmi parlare…”.
La maggioranza condizionata dai grillini
Rampelli, criticando i tempi e le modalità di esame della manovra 2020, ha sferrato diverse bordate politiche.
“Noi abbiamo un esecutivo capitanato da Giuseppe Conte, capo del governo preteso dal Movimento 5 stelle. Abbiamo al governo -ha aggiunto- il cosiddetto capo dei 5 Stelle, Gigino Di Maio. E poi abbiamo la terza carica dello Stato, il ‘poco fico’ Roberto Fico, che avrebbe dovuto gestire le dinamiche tra governo e parlamento, rappresentando però il secondo. Quando c’è stato il cambio di maggioranza, per non andare alle elezioni, vi siete trincerati dietro la democrazia parlamentare. Difendendo la libertà e responsabilità della maggioranza parlamentare di formare i Governi”.
“Con questa manovra -ha concluso Rampelli – siamo alla prova del nove. Voi avete fatto prevalere contro la volontà del popolo la cosiddetta democrazia parlamentare, ma oggi la democrazia parlamentare ve la mettete sotto le scarpe. Voi non credete nella democrazia parlamentare, la usate solo come ‘foglia di Fico’ per occupare poltrone. E rinviare a data da destinarsi quel voto dal quale sareste spazzati via. Se aveste creduto nella democrazia parlamentare non ci sarebbe stato spazio per questo scempio. Avreste consentito un lavoro proficuo della Camera dei Deputati e una terza lettura, seppure lampo per evitare l’esercizio provvisorio, al Senato”.
Il video dello scontro in aula.