L’Sos dell’Ocse: gli studenti italiani non sanno leggere. Sotto la media anche nelle materie scientifiche
Sempre meno interessati ai libri, gli studenti italiani non sanno più leggere. L’allarme viene dall’Ocse. Il mega rapporto 2018 pubblicato oggi traccia un ritratto allarmante dei liceali italiani. Più dediti a internet che ai libri, poco amanti della disciplina e campioni di “salto” delle lezioni. Non particolarmente ambiziosi, ma nell’insieme piuttosto felici.
L’allarme dell’Ocse: i liceali italiani non sanno leggere
È la fotografia impietosa degli studenti italiani secondo l’indagine triennale Pisa dell’Ocse. Che valuta le competenze essenziali dei 15enni e il loro benessere a scuola nei Paesi industrializzati e di altri Paesi.
Gli studenti italiani di 15 anni hanno competenze scientifiche e di lettura inferiori a quelle che avevano i loro coetanei dieci anni fa.
Il rendimento in lettura è diminuito in particolare tra le ragazze e quello in scienze è peggiorato in modo più evidente tra gli studenti maschi. Nel confronto internazionale gli studenti italiani sono messi male. Il voto nella lettura, che è il focus dell’indagine 2018, è di 476 punti contro la media Ocse di 487.
Un dato che riporta l’Italia al livello del 2003, posizionandola al 25esimo posto tra i 36 Paesi Ocse. In scienze il «voto» è bruscamente calato a 468 punti, contro i 489 Ocse e i 481 dell’indagine 2015 (già in flessione dai 494 del 2012). E vede il nostro Paese scendere ulteriormente nella graduatoria, al 30esimo posto. Va un po’ meglio in matematica con un punteggio di 487 a fronte di una media Ocse di 489.
In tutti e tre gli ambiti, la prestazione media in Italia è stata inferiore, tra le altre, a quella di Belgio, Francia, Germania, Olanda, Polonia, Slovenia, Svezia e Regno Unito. L’Italia ha ottenuto un punteggio simile a quello del Portogallo e della Spagna in matematica, ma inferiore ai due Paesi in scienze e inferiore a quello del Portogallo anche in lettura.
Il divario tra Nord e Sud della penisola
Il rapporto torna a evidenziare i divari tra Nord e Sud della Penisola, come pure il gap di genere nei risultati dei test che si sono svolti nel 2018. Gli studenti delle aree del Nord in lettura ottengono i risultati migliori. I loro coetanei delle aree del Sud sono quelli che presentano le maggiori difficoltà (Sud 453 e Sud Isole 439). I quindicenni del Centro conseguono un punteggio medio di 484. Che è superiore a quello degli studenti del Sud e Sud Isole, inferiore a quello dei ragazzi del Nord Est, ma non diverso da quello dei quindicenni del Nord Ovest. In generale i liceali italiani hanno ottenuto in media un punteggio inferiore alla media internazionale in lettura e soprattutto in scienze e al di sotto dei livelli del 2012. In linea con la media e stabile rispetto al passato la preparazione in matematica.
Male anche nelle materie scientifiche
Circa il 77% degli studenti raggiunge il livello 2, considerato il livello minimo di competenza in lettura. A questo livello, gli studenti iniziano a dimostrare la capacità di utilizzare le loro abilità di lettura per acquisire conoscenze. Gli studenti che non raggiungono il livello 2 spesso hanno difficoltà a confrontarsi con materiale a loro non familiare. O di una certa lunghezza e complessità. Di solito, hanno bisogno di essere sollecitati con spunti o istruzioni prima di potersi cimentare con un testo.