Comincia male la settimana per la maggioranza con la clamorosa spaccatura sul decreto fiscale in materia di carcere agli evasori. I renziani votano contro e probabilmente dovremo attenderci il consueto codazzo di polemiche all’interno di una coalizione sempre più a pezzi.C’è stato comunque il libera della commissione Finanze della Camera alle norme sul carcere per gli evasori anche senza l’accordo nella maggioranza. Italia Viva ha appunto votato no. “Iv resta sempre contrario, votiamo no” dice il deputato Mauro Del Barba.

Il centrodestra abbandona la commissione

Incassano comunque l’ok gli emendamenti dei relatori e del governo al dl fisco che hanno cercato una sintesi all’interno della maggioranza: resta l’innalzamento complessivo delle pene ma sarà meno consistente per i reati minori. Lega, FdI e FI hanno abbandonano i lavori in commissione Finanze alla Camera sul dl fisco poco prima del voto. La protesta, ha spiegato Massimo Bitonci (Lega), riguarda anche le norme sugli appalti.

Una nottata di votazioni

Il dl Fisco ha impegnato tutta la notte la commissione finanze della Camera, che dopo 12 ore è andata in pausa, per poi riprendere la discussione e le votazioni. Diverse le approvazioni, dallo slittamento della scadenza del 730 a quello sulle multe per i sediolini peri bambini. Le imprese potranno continuare a compensare eventuali debiti fiscali con i crediti vantati nei confronti della pubblica amministrazione. L’emendamento approvato estende al 2019 e 2020 la compensazione dei crediti commerciali e professionali certificati nei confronti della pubblica amministrazione con cartelle esattoriali affidate agli agenti della riscossione entro il 31 ottobre 2019.

Ovviamente, siamo solo al primo step. Poi toccherà all’Aula, quindi il provvedimento andrà al Senato, probabilmente toccherà di nuovo a Montecitorio, con l’inevitabile serie di voti di fiducia a ripetizione. Anche se, a giudicare dalle singole votazioni, appare evidente quanto possa essere forzata una “fiducia” ad un governo come quello in carica, che ormai pare aver esaurito ogni minima traccia di coesione e privo di consenso nella società.