La Lombardi “rettifica” ma la manovra per le case ai clandestini c’era. Eccome se c’era
I Cinquestelle! La Lombardi! Arriva il plotone…. Vogliono la rettifica, alla Pisana, per un articolo del Secolo che, come sempre, diceva la verità. Le case ai clandestini e ai non aventi titolo ci aveva provato Zingaretti a metterle nella legge di stabilità. Ma Righini di Fratelli d’Italia li aveva pizzicati in commissione. L’articolo, ritirato, era stato riproposto in aula, ma dalla Lombardi, capogruppo dei Cinquestelle. Nuovo blitz di Righini che abbiamo raccontato, e lei adesso pretende la rettifica.
Quello che scrive la Lombardi…
In una rettifica che sembra più un verbale notarile che una richiesta da pubblicare “a norma di legge” su un giornale, in sostanza si sottolinea “a differenza di quanto riportato” che le cose stanno diversamente. La Lombardi afferma che aver previsto solo una quota di case ex Ipab a “documentate situazioni di emergenza abitativa”. Idem per le Ater, con una percentuale del 10 per cento”. Più una serie di riferimenti alla propria proposta che non spostano molto i termini della questione. (Qualcuno spieghi alla Lombardi che da noi lo spazio c’è sempre e senza invocare le norme di legge. Basterebbe rivolgersi al suo collega di gruppo Barillari).
…e quello che non dice
Ma nella “rettifica” c’è il non detto. Perché l’articolo – poi stralciato – di Zingaretti prevedeva una deroga all’art. 12 della legge regionale del ’99 proprio per far partire un mercato turpe a favore di chi non ha diritto. La Lombardi, scaltra, ha tolto la deroga all’emendamento che, secondo voci concordanti provenienti sia dal Pd che dal suo gruppo di appartenenza, era pronto per essere subemendato e riportato esattamente all’articolo di partenza.
Tanto più che in commissione bilancio, quando la giunta aveva ritirato l’articolo, si era preso impegno a non presentare alcun emendamento che lo riproponesse in aula. Ma tutto sarebbe stato discusso, dopo l’approvazione del piano rifiuti, in una nuova legge sul tema emergenza abitativa da discutere con le proposte della maggioranza e quelle dell’opposizione, proprio a partire da quella di Fdi. Invece, la Lombardi ci ha provato. “A norma di legge”…