I 1000 volti di Xi Jinping in un libro di Sangiuliano. Ecco chi è il nuovo Mao

11 Dic 2019 12:03 - di Redazione
Libro Sangiuliano su Xi Jinping
Geopolitica. Visioni Globali. Lo “Xi Factor. E, al loro crocevia, le sfide della “Via della seta” presidiate da Xi Jinping. Tutto letto, analizzato e raccontato dal giornalista, saggista e direttore del Tg2, Giuliano Sangiuliano, nella sua ultima fatica letteraria edita da Mondadori: Il nuovo Mao. Xi Jinping e l’ascesa al potere nella Cina di oggi. Una Cina sempre più vicina…

Xi Jinping, il nuovo Mao: il libro di Sangiuliano

Dunque, nel suo volume, Sangiuliano mette al centro di analisi e rivisitazioni l’uomo più potente del mondo. Il portabandiera di un nuovo cesarismo che, in prestigio internazionale e potere economico-politico ha superato anche Trump e Putin. L’artefice di un espansionismo economico sempre più sferzante e globalizzato. Insomma, una figura in grado di far valere il suo “Xi Factor”: un potere e una capacità di gestirlo con cui l’Occidente deve fare i conti ogni giorno di più. Perdendo terreno ad ogni nuovo passo cinese rispetto all’avanzata della “Via della seta”. Del resto, spiega lo stesso autore del volume in un’intervista rilasciata alla Gazzetta del Mezzogiorno, «se vogliamo capire l’attualità del mondo che ci circonda, non possiamo riferirci solo alle teorie geopolitiche. O a quelle economiche, come faceva Marx. dobbiamo fare – prosegue Sangiuliano – un’introspezione psicologica sulle vite dei contemporanei. Conoscere chi sono stati, per comprenderne la psicologia e le azioni».

I due volti del dittatore cinese Xi Jinping

Per questo, e anche per molto altro, occorre partire da Xi Jinping, spiga il direttore del Tg2. È lui l’«uomo più potente del pianeta». Una persona che, racconta nel suo libro l’autore ripercorrendo le tappe dell’ascesa al potere di colui che è considerato «l’architetto di un progetto neo-imperiale» che ha trasformato la Cina moderna in una superpotenza. In cinesi oggi sono, per intenderci, i re del 5G. I leader della comunicazione forti di Huawei. I sudditi devoti di un dittatore che, spiega Sangiuliano «è uno che ha fatto rapire dalla polizia segreta cinese 5 librai ad Hong Kong, che diffondevano volumi contro il governo». Il volitivo persecutore di un «piano di pulizia etnica», con tanto di detenzioni di massa della minoranza uigura.

Dal campo di lavoro al potere planetario

Ma anche, scrive Sangiuliano, un ragazzo che «è stato mandato per due anni in un campo di lavoro. Che è stato buttato in un fosso per fare una seduta di autocritica. Che ha vissuto per anni in condizioni molto complicate, facendosi le ossa nelle province più difficili dell’Impero. Un politico e militare cinese, Segretario generale del Partito Comunista Cinese dal 15 novembre 2012 e Presidente della Repubblica popolare cinese dal 14 marzo 2013. Insomma, un uomo che Sangiuliano non esita a definire tra le pagine del suo libro, «un dittatore». Ma anche «un uomo strutturato. Un personaggio di spessore che ha un “cursus honorum” di tutto rispetto. Una carriera politica trentennale iniziata da una provincia piccola, poi media, poi grande. Fino a Shangai. E oltre…

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