Decreto sisma, Marsilio: “Dal governo solo briciole per gli abruzzesi”
“Impossibile esultare per il decreto sisma, dal governo è arrivato solo un contentino”. Lo dichiara il governatore dell’Abruzzo, Marco Marsilio, dopo il voto odierno di Palazzo Madama.
«Il Decreto Sisma – dice Marsilio – passa al Senato grazie al voto di fiducia. Una fiducia che viene sempre meno se volgiamo lo sguardo al futuro dei territori abruzzesi colpiti dai terremoti del 2009, del 2016 e del 2017. Il voto di fiducia, infatti, impedirà di apportare alla legge tutte quelle migliorie, non solo utili ma necessarie, per accelerare il processo di ricostruzione, per ridare vigore all’economia, per incentivare la forza attrattiva di nuovi insediamenti industriali e artigianali».
Marsilio: “L’Abruzzo non chiede l’elemosina”
«Impossibile riuscire ad ascoltare, e soprattutto comprendere, la voce di chi oggi esulta per questo voto, di chi parla di un passo in avanti determinante dei territori terremotati, dei servizi alle persone terremotate. Non possiamo continuare ad accontentarci delle briciole per poi ripresentarsi puntualmente, con il cappello in mano, dal Presidente del Consiglio come se dovessimo elemosinare quanto ai nostri cittadini dovrebbe spettare di diritto».
«La questione più scottante è quella riguardante il personale. Nonostante gli impegni, le promesse, la consapevolezza che con l’esiguo materiale umano a disposizione non si potrà dare un impulso e una velocizzazione al disbrigo delle pratiche di ricostruzione, nulla è stato fatto. Importanti emendamenti sono stati respinti nonostante il Governo abbia voluto ascoltare i rappresentanti del territorio. Incontro dove ho spiegato, numeri alla mano, le esigenze per poter parlare di ricostruzione. Bocciato anche l’emendamento sulla ripartizione del personale e delle spese di funzionamento in base ai danni subiti e all’effettivo fabbisogno, e non sulla base di una parametrica ripartizione che penalizza l’Abruzzo. Non è stato nemmeno possibile aumentare da 200 a 300 le unità previste con lo Sblocca Cantieri, a parità di spesa. Personale questo che non è stato ancora assunto perché il Commissario di Governo non ha ancora dato attuazione alla relativa ordinanza dopo sei mesi di attesa».