Banche e Forteto, Fratelli d’Italia occupa le Commissioni contro “l’omertà di Pd e M5S” (video)

19 Dic 2019 14:15 - di Viola Longo
banche

Il governo le vuole insabbiare, FdI occupa l’Aula e le “insedia” lo stesso. Hanno preso così il via, per lo meno simbolicamente, i lavori delle Commissioni d’inchiesta su Forteto e Banche, che tanti imbarazzi creano ai giallorossi. Benché siano una legge dello Stato ormai da quasi un anno, infatti, le Commissioni restano lettera morta. Vengono convocate e poi cancellate. Rimandate a data da destinarsi, in un continuo braccio di ferro con l’opposizione, FdI in testa, perché le due questioni non finiscano nel dimenticatoio.

FdI “insedia” le Commissioni Banche e Forteto

Sia il caso Forteto, lo scandalo degli abusi su minorenni disagiati nell’omonima struttura fiorentina, sia lo scandalo delle banche, infatti, sono tasti dolenti tanto per il Pd quando per il M5S. Quest’ultimo ormai ridotto “al brutto gioco di reggere il moccolo al tentativo del Pd di non parlarne”, ha sottolineato il deputato toscano, Giovanni Donzelli, impegnato in prima fila per chiedere giustizia per le vittime del Forteto e autore di una diretta Facebook sull’insediamento simbolico delle Commissioni da parte di FdI.

“Pd e M5S non possono nascondere la verità”

“Intervenga il Presidente della Repubblica”, ha chiesto Donzelli nel corso della diretta, ricordando che le Commissioni sono frutto di una legge dello Stato, che resta ormai disattesa da molti mesi. “Pd e M5S non possono pensare di nascondere la verità”, ha avvertito il deputato di FdI, dando poi il via alla Commissione alla quale ha partecipato un nutritissimo gruppo di parlamentari del partito. Un atto simbolico, certo, ma durante il quale deputati e senatori di FdI sono anche entrati nel merito delle questioni. ”C’è un patto scellerato tra Pd e M5S a danno dei risparmiatori e delle vittime di Forteto”. ha avvertito il capogruppo di Fratelli d’Italia al Senato Luca Ciriani, mentre con i colleghi mostrava uno striscione contro ”l’omertà di Pd e M5S”.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *