Afd, eletto il nuovo leader. La stampa fa notare: “Attenti, è un ex imbianchino…”
Il Partito tedesco di destra Afd ha eletto il 44enne Tino Chrupalla come nuovo leader. Ha sostituito il 78enne Alexander Gauland. I media sottolineano che è un ex imbianchino del land orientale della Sassonia, ora deputato del Bundestag. Chrupalla era considerato un candidato di compromesso in grado di avere il sostegno sia dell’ala più moderata che di quella più estremista del partito anti islamizzazione.
Chrupalla ha ottenuto il 54,51 per cento dei voti vincendo la sfida con un altro deputato, Gottfried Curio. Come co-leader, con circa il 69 per cento dei voti, è stato confermato il 58enne Joerg Meuthen. ”Dobbiamo essere pronti. La Germania ha bisogno di noi“, ha dichiarato Meuthen dopo il voto. E affermando che la sua posizione politica è “conservatrice, liberale e patriottica”.
Democratici in azione contro l’Afd
Prima dell’inizio del Congresso annuale di Alternativa per la Germania gruppi di dimostranti hanno bloccato le strade di accesso al luogo della conferenza a Braunschweig. Un portavoce della polizia ha detto che i dimostranti si stavano riunendo in tre diverse postazioni. Nei due giorni di Congresso doveva scegliere la nuova leadership del partito, nato con un forte messaggio anti-immigrati e anti-islamizzazione del Paese. Dal momento che l’attuale leader Alexander Gauland, 78enne cofondatore della formazione, presenterà le sue dimissioni dal ruolo di copresidente. Una mossa che potrebbe avere come risultato un rafforzamento dell’ala più radicale del partito. Le dimissioni di Gauland potranno infatti innescare uno scontro interno tra le forze più moderate e quelle che spingono per uno spostamento ulteriore a destra del partito.
Evitato lo scontro in seno al partito
In particolare, la fazione più a destra nota come Fluegel, Ala, guidata da Bjoern Hoecke, spera di poter rafforzare la sua presenza in seno comitato esecutivo di 13 membri del Partito. In questo quadro Tino Chrupalla, membro del parlamento regionale della Sassonia, è emerso come candidato del compromesso, in grado di creare un ponte tra i moderati e la Fluegel. Ma è emersa anche la posizione di Gottfried Curio, deputato che in un video ha lanciato l’allarme sul rischio di “auto dissoluzione” dello Stato nazionale tedesco e ha attaccato un’interpretazione “unilaterale” della storia del Paese.
Ci voleva il ritorno di un imbianchino per tornare al vero spirito tedesco. Un dottor Stranamore.