Will Smith pubblica il video della colonscopia: senza il mio sedere non raggiungo i 50mila follower…
Will Smith pubblica su Instagram il video della colonscopia cui si è sottoposto. E lo fa con un commento ironico: “Dicono che non riuscirò mai a raggiungere 50 milioni di follower senza pubblicare il sedere. Così, eccomi qua”. Smith presenta anche il medico della clinica di Miami che ha eseguito l’esame: “Lui è il Martin Scorsese del mio sedere“. Poi fa un appello: “Lo screening e la diagnosi precoce salvano vite umane”. Un modo ironico, e alquanto insolito, per invitare alla prevenzione.
Il gesto di Will Smith non ha precedenti. E ci interroga sul confine tra pubblico e privato ormai violato grazie ai social. Non è il primo video molto visto in rete nel quale Will Smith fa raccomandazioni di tipo sanitario. Infatti poche settimane fa la star americana si era prestata a un video con Fabio Rovazzi. I due avevano finto di trovarsi a Budapest nella stessa camera d’albergo. Rovazzi si trovava nella capitale ungherese perché invitato alla prima di Gemini Man, il cui protagonista era proprio Will Smith. Dall’incontro è nato un video, postato su You Tube, nel quale Smith invita Rovazzi ad avere cura della propria igiene orale, lavandosi i denti (con un unico spazzolino). Mentre dividono lo stesso letto, i due iniziano a discutere su quale programma televisivo guardare (Esilarante il momento in cui litigano per il telecomando e Fabio vuole vedere Alberto Angela) e, infine, l’assonnato attore hollywoodiano cerca di convincere Rovazzi a dormire.
Will Smith, da rapper a star di Hollywood
Will Smith inizia come rapper all’età di dodici anni e da subito sviluppa il suo ingegnoso stile semi-comico (evidentemente dovuto alla grande influenza che ha avuto su di lui, come lui stesso ha dichiarato, Eddie Murphy). Già dalla fine degli anni ’80, l’artista lavora però anche nel campo della recitazione, come protagonista della fortunata sit-com “Il principe di Bel-Air”. Arriveranno più tardi i film degni di nota: Alì (2001, film biografico sulla vita di Cassius Clay) e La ricerca della felicità (2006, del regista italiano Gabriele Muccino) che gli valgono entrambi una nomination al Golden globe e all’Oscar.