Venezia, è marea record: l’acqua inonda piazze e locali, danni enormi. Un 68enne è morto folgorato

13 Nov 2019 9:36 - di Redazione
Venezia

Una marea straordinaria che ha inondato calli, piazze, locali. C’è paura. Venezia fa la conta dei danni. 187 i cm d’acqua che hanno invaso la città lagunare alle 22.50 di ieri sera, spiega il Centro Maree. L’acqua ha fortunatamente iniziato a defluire «con decisione». Un record negativo, con il dato più alto mai registrato dal 1966, quando arrivò a 190 cm. È prevista una nuova marea con un massimo di 145 centimetri.

Venezia, due vittime e tanti segni di devastazione

Il maltempo a Venezia ha fatto una vittima: si tratta un 68enne di Pellestrina, un’isola della laguna. È rimasto folgorato mentre stava usando una pompa elettrica per far uscire l’acqua dall’abitazione. Gli aggiornamenti, purtroppo, danno notizia anche di una seconda vittima. Lo scenario è devastante. Ci sono barche spinte dal vento nelle calli, pontili degli imbarcaderi distrutti.

Le parole del sindaco

Una «situazione drammatica», lamenta su Twitter il sindaco Luigi Brugnaro. «La paura di qualche ora fa ora lascia spazio alla conta dei primi danni. Una marea a 187 cm è una ferita che lascia segni indelebili. Adesso il governo deve ascoltare». «Anche oggi – annuncia quindi il primo cittadino in un altro tweet – stiamo affrontando maree che segnano record negativi. Dichiareremo lo stato di calamità. Chiediamo al #Governo di aiutarci, i costi saranno alti. Questi sono gli effetti dei cambiamenti climatici. Il Mose va terminato presto».

L’emergenza

Oltre 170 gli interventi dei vigili del fuoco già effettuati in Veneto. Nel centro storico di Venezia e nella laguna le situazioni più critiche con l’acqua alta che ha completamente invaso l’isola Pellestrina. Diversi incendi si sono verificati nella notte a causa delle centraline elettriche invase dall’acqua. Un incendio già spento ha interessato il museo Ca’ Pesaro con il parziale crollo di un solaio a piano terra. Incendio anche in un edificio commerciale del Lido.

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