Tasse, Gabanelli svela il pasticcio dell’Isa. Meloni: “Un flagello che abbiamo già denunciato”

11 Nov 2019 17:59 - di Redazione
Meloni

«I nuovi Isa (Indici sintetici di Affidabilità) dell’Agenzia delle Entrate sono addirittura peggio dei vecchi Studi di settore. Inutili a combattere l’evasione fiscale, sono solo un altro strumento per torchiare i contribuenti. Fratelli d’Italia lo ha sempre denunciato, ora lo dice anche Milena Gabanelli su Dataroom. Basta con oppressione fiscale! No agli studi di settore, no ai nuovi Isa!».

Meloni e la posizione di FdI

Fratelli d’Italia aveva infatti chiesto di esentare dall’ISA tutte le attività professionali, commerciali ed artigiane con fatturato pari o inferiore a 250 mila euro. La Meloni ha definito gli Isa «un vero flagello burocratico che ci ha fatto rimpiangere addirittura gli studi di settore. Era difficile fare qualcosa di peggio degli studi di settore ma ci sono riusciti e questa maggioranza intende andare avanti».

Dataroom, Gabanelli sull’Isa

Oggi è arrivata la conferma ufficiale. Come si legge sul Corriere.it «da quest’anno la nostra affidabilità fiscale è decisa da un algoritmo, che ci dà un voto. Dall’8 in su possiamo stare tranquilli: niente accertamenti e in più benefici premiali, come la possibilità di compensare i crediti di imposta fino a 20 mila euro di Irpef e Ires, e il rimborso Iva fino a 50 mila euro senza visto di conformità. Se invece il voto è inferiore al 6 entri nella lista dei controlli presuntivi. Questa pagella fiscale si chiama Isa – che sta per Indici sintetici di affidabilità fiscale – ed è stata introdotta dall’Agenzia delle Entrate per «favorire l’assolvimento degli obblighi tributari e incentivare l’emersione spontanea di redditi imponibili».

Come funziona l’Isa

Qualche esempio? «Una libera professionista che ogni anno ha dichiarato 50 mila euro e nel 2018 ne ha dichiarati 30 mila perché è andata in maternità diventa anomala, così come la società che ha fatturato meno perché ha un immobile sfitto, oppure l’azienda che ha dovuto pagare 100 mila euro di spese legali straordinarie. Anche un professionista con un contratto part-time risulta anomalo, perché non raggiunge il reddito previsto dall’Agenzia delle Entrate calcolato sull’andamento degli otto anni precedenti. E pazienza se un contribuente nel 2018 ha cambiato datore di lavoro e incassa la metà rispetto al 2017».

 

Commenti

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  • Enrico 12 Novembre 2019

    Sono un pensionato e ho aperto una partita IVA, per fare qualche consulenza. Nel 2018 ho fatturato poche migliaia di euro, appena sufficienti per coprire i miei costi, tutti rigorosamente documentati. Per poter compensare i miei crediti di imposta, ho dovuto rinunciare a portare in dichiarazione gran parte dei miei costi in modo da arrivare a 8. Così ho finito per pagare tasse non dovute. Questa è solo l’ultima vessazione che ho subito da questo stato, che pretende che i contribuenti paghino immediatamente, ma salda i suoi debiti quando gli pare e piace.

  • Carlo Cervini 12 Novembre 2019

    Ringraziamo sempre la DC che, dopo il ’68, ha lasciato alle sinistre più becere la cultura (con il cinema e l’editoria), la scuola e l’Università……se lo dicono loro allora è vero e giusto; se lo denunciamo noi allora siamo favorevoli agli evasori fiscali e magari anche un pò qualunquisti……………….ci vorranno almeno tre generazioni per rimettere le cose a posto.

  • Timoteo Pernici 12 Novembre 2019

    L’ ISA è pazzia pura : ho ricevuto un punteggio di 2 pur avendo denunciato per il 2018 180.086 €. e redditi sempre superiori a 130.000€ negli anni precedenti, perchè nel 2014-2015 ho avuto una flessione dovuto a mancati pagamenti per fallimenti delle strutture con cui avevo lavorato,
    TIMOTEO PERNICI

  • Cecconi 11 Novembre 2019

    E i disastri non sono mica terminati. Oltre ovviamente la maggiore pressione fiscale ascoltatevi la sentenza che proprio questa mattina ha dato per l’ennesima volta il Professor Baldassarri che sto suggerendo da molti mesi perché sia cooptato in FdI.

    https://www.radioradicale.it/scheda/589930/capire-per-conoscere

    Dati freschi freschi.