Stadio della Roma, Parnasi ai pm: “Ho finanziato in nero il Pd”

21 Nov 2019 19:16 - di Giovanni Pasero

Luca Parnasi ha inguaiato pesantemente il Pd nel nel corso dell’interrogatorio del 28 giugno dell’anno scorso ai pm di Roma. Il costruttore arrestato nell’inchiesta sul nuovo stadio della Roma ha rivelato di aver foraggiato abbondantemente i dem. I verbali sono diventati pubblici solo ora.

«Sia io che mio padre –ha detto Parnasi – abbiamo sempre sostenuto il Partito democratico con finanziamenti ufficiali. Ho conosciuto la fondazione Eyu tre o quattro anni addietro. Francesco Bonifazi nel periodo dell’ultima campagna elettorale mi chiese di raggiungerlo alla sede del partito e mi rappresentò la possibilità di acquistare uno studio di fattibilità sulla casa condensato in un volume di poco più di un centinaio di pagine».

«Io aderii – si legge nel verbale di Parnasi – ed effettuai l’acquisto con la immobiliare Penta Pigna sebbene non avessi né come persona né come gruppo alcun interesse a questo studio. Fu un modo per far affluire liquidità al Pd». «Bonifazi in concreto era per me da un lato rappresentante di Eyu e dall’altro rappresentante, quale tesoriere, del Partito democratico. Per me – ha aggiunto il costruttore rispondendo alle domande dei pm – fu un modo di fare affluire, come in passato, finanziamenti al Pd, con la differenza che i precedenti finanziamenti passavano per delibera ufficiale della società. Questo finanziamento viene mascherato da questo contratto di acquisto per l’importo di 150mila euro».

La cena con Centemero

Parnasi ha anche parlato della cena con Salvini e dei soldi a Centemero. «Con riferimento all’associazione Più Voci, a cavallo tra il 2015 e 2016 io ho effettuato due bonifici di 125mila euro. L’associazione era rappresentata da Giulio Centemero che io conoscevo e che era il tesoriere della Lega. Formalmente era un’associazione che promuoveva lo sviluppo immobiliare nel Nord Italia. E io avevo interesse a finanziarla perché mi apriva la strada per estendere la mia attività anche in quella zona».

Parnasi: “Non ho finanziato politici, ma associazioni”

«Ci furono due cene, una Roma e una Milano. In quest’ultima cena intervennero una decina di imprenditori di tutti Italia ed era presente Parisi e solo per un saluto Salvini. Nella cena a Roma intervenne Salvini e forse anche la Meloni. Non so se lei sia intervenuta ma certo era in programma la sua presenza. In ciascuna delle due cene doveva essere presente il candidato sostenuto dall’associazione a Roma (Meloni) e a Milano (Parisi). Non si trattava di un finanziamento al partito. Centemero, tesoriere della Lega mi propose di dare questo sostegno all’associazione e io ho effettuato l’erogazione per sostenere l’associazione. Nelle conversazioni intercettate io ero solo preoccupato che tutto fosse stato fatto regolarmente«.

 

Commenti

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  • Laura Prosperini 22 Novembre 2019

    Caro articolista, vorrei sapere cosa c’entra lo Stadio della Roma in queste ammissioni.
    Farebbe bene a cambiare il titolo dell’articolo (la Roma è una soc. quotata in Borsa).