Sparano su “quelli di prima” ma i fanfaroni sono loro: a partire da Di Maio (video)

12 Nov 2019 6:00 - di Francesco Storace
Fondazione Open

Con Di Maio sull’orlo della crisi di nervi si avvia finalmente a conclusione la stagione dei fanfaroni. Quelli che ci stanno governando, altro che “quelli di prima”. E in proposito vi suggeriamo di gustare e diffondere un video ritornato alla grande in rete, a merito del giornalista Federico Mello.

Lo trovate qui sotto e racconta la sbruffonata di Di Maio sull’Ilva, edizione 2018. Si vantava di “aver risolto”. E accusava “quelli di prima” di non esserci riusciti. Basterebbe questo video per digli di mettersi da parte definitivamente. Ma ahilui ce ne sono a bizzeffe a sputtanarne parole e fatti.

Sui social la verità sui fanfaroni alla Di Maio

In questi giorni i social sono scatenati a raccontare le prodezze della squadra malandata di Giuseppe Conte. Senza insulti, ma semplicemente mostrando le loro parole. Conte come Renzi, Zingaretti come Di Maio e via discorrendo. È l’orrenda compagnia della bugia permanente. Ma non possono più nascondere le loro contraddizioni.

Commenti

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  • giovanni romini 12 Novembre 2019

    Buongiorno,penso che tutto questo casino finisca presto,non se ne può più.Ora c’è la questione dell’ILVA a Taranto da sistemare,ma quello che proprio non capisco è VOLERE SALVARE LA FABBRICA per continuare a FARE MORIRE LA GENTE,E’ VERAMENTE ASSURDO E INCONCEPIBILE.Se fossi un magistrato,tutto il GOVERNO CONTE ,LO ACCUSEREI DI DELITTO.Uu suggerimento per risolvere il problema delle persone che perderebbero il lavoro,proporre di andare a lavorare la terra e vivere all’aperto senza rischiare di morire DI CANCRO(logico che la terra dovrebbe essere una donazione da parte del governo e farli ritornare da dove sono venuti)

  • rino 12 Novembre 2019

    Purtroppo molti credono alle loro bugie e continuano a rovinare l’Italia. La sinistra ha sempre assecondato le richieste dell’Europa, abbiamo privatizzato i settori strategici, cosa che altri come la Francia non hanno fatto ed ecco come ci ritroviamo.
    Speriamo nei capitali stranieri ed ecco il risultato, nel fare i bravi scolaretti. Ora la Merkel viene anche a casa casa nostra, ora casa sua, a dare ordini a Conte e consigli su come tartassare gli italiani.