Nuovo caso Balotelli. Il patron del Brescia: «È nero. Sta lavorando per schiarirsi»
Si preannuncia un nuovo caso Balotelli. Questa volta per una battuta choc del patron del Brescia, Massimo Cellino. Cosa succede con Balotelli?, chiedono i cronisti a proposito dell‘esclusione del calciatore nella partita contro la Roma. Risposta di Cellino: «Che è nero, sta lavorando per schiarirsi ma ha tante difficoltà». Una pessima battuta. Pronunciata con il sorriso, a margine dell’assemblea della Lega Serie. Indirizzata proprio all’attaccante vittima di cori razzisti solo poche settimane fa durante il macht Verona-Brescia. Cori ai quali l’attaccante del Brescia ha reagito come una furia tirando la palla in tribuna e che hanno causato la sospensione della partita.
Lo scivolone del patron del Brescia su Balotelli
Una battuta infelice. Che forse, come sostiene il club, voleva spegnere i riflettori mediatici sull’attaccante. E che invece rischia di accendere una nuova tempesta. Con una nota sul sito ufficiale, la società interviene per stoppare le polemiche. Per il Brescia le parole di Cellino «rappresentano evidentemente una battuta a titolo di paradosso, palesemente fraintesa, rilasciata nel tentativo di sdrammatizzare un’esposizione mediatica eccessiva. E con l’intento di proteggere il giocatore stesso». Se il caso è chiuso è presto per dirlo.
«Ora deve dimostrare il suo valore sul campo»
«L’ho preso – ha proseguito il presidente del Brescia – perché poteva essere un valore aggiunto, ma deve dare risposte sul campo, non sui social, la peste del 2000». Poi altre riflessioni sulla sovraesposizione mediatica di Balotelli che danneggia il giocatore e il calcio. «È giusto anche comunicare con la gente, e questo è il mio difetto. Forse Balotelli da più peso ai social che ai suoi valori e al suo fisico. L’ho preso non per i social ma perché è alto 1.90 e ha ancora l’età per dare ancora qualcosa al calcio. Quando sarà in condizione e se lo sarà, risponderà sul campo. Deve imparare a rispondere in campo. Ora deve tornare a essere un calciatore». Adesso però è troppo facile farne capro espiatorio»,
«Meno se ne parla, meglio è»
Proprio dalla partita delle polemiche, spiega Cellino, l’attaccante non sarebbe più lo stesso. Poca motivazione in campo, poco feeling con l’allenatore che lo accusa di essere svogliato. Andrà via a gennaio, come è stato detto? «Il mio allenatore – risponde – ha fatto un errore la settimana scorsa, parlando in conferenza di Balotelli e non della squadra. Balotelli l’ho preso a fine mercato, non per fare abbonamenti e vendere pubblicità. Doveva essere un punto di forza. Lo abbiamo fatto diventare un punto di debolezza. Se continuano a parlare di Balotelli facciamo male a lui e a noi stessi».