Muro di Berlino 30 anni dopo: quei Viaggi della Memoria inaugurati dal centrodestra

6 Nov 2019 14:22 - di Laura Marsilio
Muro di Berlino

Si sono ripercorse le tappe dell’esodo giuliano-dalmata, ricordando l’orrore delle foibe con la testimonianza della sorella di Norma Cossetto. Abbiamo approfondito la conoscenza della tragedia di Hiroshima. Il viaggio a Praga ha contribuito alla conoscienza dell’orrore del comunismo nei Paesi dell’Est. Deponendo fiori e ricordando la figura dello studente Jan Palach. In occasione del ventennale della caduta del Muro di Berlino lo abbiamo celebrato con una cerimonia a piazza di Spagna: “Un muro percepito (9 novembre 2009)”. Durante il quale l’attore Massimo Wertmuller ha letto alcuni aforismi sulla libertà degli studenti.

Il progetto “Viaggi della Memoria”

Il progetto “Viaggi della Memoria” ha occupato un posto di rilievo durante il mio assessorato. Il principale obiettivo è stato quello di mantenere viva la memoria degli eventi che hanno fatto la storia nazionale e mondiale del XX secolo. E di rilanciare tra i giovani i valori della democrazia, il rifiuto della violenza e di ogni dittatura. La nuova articolazione e ampliamento del Progetto era teso alla conoscenza di alcune pagine di quella storia ancora poco conosciute del “secolo breve”.

Muro di Berlino, simbolo della Guerra Fredda

Il percorso della commemorazione del ventennale della caduta del Muro di Berlino ha voluto celebrare il simbolo della divisione europea, noto col termine di Guerra Fredda. Cogliendo l’occasione di rievocare il ruolo e la storia della città di Berlino lungo tutto l’arco del ventesimo secolo. Il Progetto entrò a pieno titolo negli eventi della manifestazione “Venti di libertà 1989-2009. Roma celebra la caduta del Muro di Berlino”. La scelta di suggerire alle scolaresche un approfondimento su Berlino è stata dovuta anche alla centralità delle vicende della capitale tedesca nei momenti più significativi della storia del Novecento.

La Berlino duramente sconfitta e umiliata dalla Prima Guerra Mondiale diventa il palcoscenico privilegiato di Hitler e del nazismo. Poi il centro strategico del secondo conflitto mondiale e la città in cui avrà inizio la persecuzione degli ebrei. Nel dopoguerra la capitale tedesca distrutta dai bombardamenti alleati dovrà ricostruirsi. Incidendo però sulla propria carne una nuova ferita, quella barriera, eretta nel 1961 che resisterà per 28 anni a segnare e marcare una divisione ideologica, sociale e politica.

Con lo smantellamento del muro nel novembre del 1989 può avere inizio la nuova stagione di Berlino: capitale modernissima, efficiente, rivolta al futuro. Una città che è stata in grado di fare i suoi conti col passato più tragico. Come testimoniato dal “Memoriale per gli ebrei assassinati d’Europa”. Uno dei momenti più alti e emozionanti del Progetto è stata la presentazione del viaggio in Campidoglio. Era  presente l’allora Ambasciatore della Repubblica Federale di Germania Michael Steiner. In quella occasione pronunciò alla presenza degli studenti un importante discorso su cosa significava la caduta del muro e l’apertura delle frontiere.

Il viaggio a Berlino degli studenti

Momento finale della tappa del Progetto dei Viaggi della Memoria è stato quindi il viaggio educativo didattico. Che nel novembre del 2009 ha visto per la prima volta oltre cento studenti delle venti scuole superiori aderenti giungere a Berlino. Quei cento studenti sono diventati cento nuovi testimoni della storia.  Hanno infatti avuto il compito di riferire alle altre scuole coinvolte nei viaggi della Memoria;  in uno scambio virtuoso che ha fatto della Memoria un concetto non astratto ma vivo. Vivo come la vitalità dei giovani che mettendo in campo il loro pensiero critico saranno avanguardia di democrazia per la nuova Europa dei popoli liberi.

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