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Le immagini dei due uomini che sarebbero stati fermati dai carabinieri, 26 luglio 2019. Due persone sono state fermate nell’ambito delle indagini sull’omicidio del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega, accoltellato a morte stamani a Roma nel corso di un servizio contro un tentativo di estorsione. I fermati sono cittadini americani. I due sono stati portati al nucleo operativo dei carabinieri di via In Selci dove si recheranno i magistrati della Procura di Roma per interrogarli. Contro i due per ora non Ë stata formalizzata nessuna accusa. La Procura perÚ procede per omicidio e furto. 
ANSA/ESCLUSIVA “OPEN”
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Le immagini dei due uomini che sarebbero stati fermati dai carabinieri, 26 luglio 2019. Due persone sono state fermate nell’ambito delle indagini sull’omicidio del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega, accoltellato a morte stamani a Roma nel corso di un servizio contro un tentativo di estorsione. I fermati sono cittadini americani. I due sono stati portati al nucleo operativo dei carabinieri di via In Selci dove si recheranno i magistrati della Procura di Roma per interrogarli. Contro i due per ora non Ë stata formalizzata nessuna accusa. La Procura perÚ procede per omicidio e furto. ANSA/ESCLUSIVA “OPEN” +++EDITORIAL USE ONLY – NO SALES+++

Morte del carabiniere Cerciello, chiesto il giudizio immediato per i due americani

Cronaca - di Redazione - 14 Novembre 2019 - AGGIORNATO 14 Novembre 2019 alle 16:25

La Procura di Roma ha chiesto il giudizio immediato per Finnegan Lee Elder e Christian Gabriel Natale Hjort. I due americani in carcere a Regina Coeli per l’omicidio del vicebrigadiere dei carabinieri Mario Cerciello Rega. Coordinati dal procuratore facente funzioni Michele Prestipino e dal procuratore aggiunto Nunzia D’Elia, i pm hanno chiuso le indagini. La richiesta di giudizio immediato cautelare permette di saltare l’udienza preliminare arrivando direttamente davanti alla corte d’Assise. I due indagati devono rispondere di tentata estorsione, resistenza a pubblico ufficiale, lesioni e concorso in omicidio.

La morte del carabiniere Cerciello

Cerciello morì la notte del 26 luglio con 11 coltellate durante un’aggressione nel quartiere Prati a poche centinaia di metri dall’hotel Le Meridien dove i due americani alloggiavano. Il vicebrigadiere, quella notte, insieme al collega Andrea Varriale ando’ in via Pietro Cossa per recuperare la borsa che i due ragazzi avevano portato via a Sergio Brugiatelli. Elder e Hjorth, dopo il furto dello zaino avevano organizzato, infatti, un ‘cavallo di ritorno’ e dissero a Brugiatelli di riportare soldi e droga. All’appuntamento però si presentarono i due carabinieri e Cerciello morì sotto le coltellate inferte da Elder.

Come si ricorderà fece molto discutere la diffusione della foto di Chistian Gabriel Natale Hjorth bendato, mentre si trovava nella caserma di via in Selci. La Procura militare in relazione alla diffusione della foto aprì un fascicolo per indagare sulla ‘divulgazione di notizie segrete o riservate’, il reato relativo all’art.127 del codice penale militare di pace.

Successivamente, una nuova polemica scoppiò per la decisione di Ivan Scalfarotto di andare a visitare in carcere i due americani arrestati. Una mossa che l’allora ministro dell’Interno Matteo Salvini criticò aspramente e che fece esplodere polemiche anche all’interno del Pd. Zingaretti si sentì in dovere di prendere le distanze parlando di iniziativa personale di Scalfarotto, oggi sottosegretario del governo Conte bis.

 

 

 

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di Redazione - 14 Novembre 2019