Meloni: «Da quei picconi nasceva l’Europa. Ora liberiamola dagli eurocrati»
«Buon 9 novembre. E buon “Giorno della Libertà” a tutti i patrioti europei. Che si battono per costruire un’Europa di popoli liberi e sovrani». Giorgia Meloni dedica un lungo post al trentennale della Caduta del Muro di Berlino. Prima di volare a Milano per la manifestazione di Fratelli d’Italia che celebra la demolizione del muro della vergogna.
Meloni: Buon 9 novembre ai patrioti europei
“Buon 9 novembre all’Europa. Che 30 anni fa rinasceva sulle macerie della più spietata dittatura di tutti i tempi: il comunismo. Oggi, come 30 anni fa, sempre dalla parte della libertà». Con tutto il centrodestra. Anzi in moto con Salvini. Arrivata in visita all’Eicma, una mezz’ora prima di Salvini, la Meloni scherza con i cronisti. «Andrà a fare un giro in moto con il leader della Lega?», chiedono. «Se guida lui, sì. Io mi fido, salgo sulla moto e andiamo dritti a Palazzo Chigi».
Per un’Europa libera e sovrana
L’Europa libera e sovrana, sognata in quella notte di trent’anni fa, è il cuore dell’intervento. Che conclude le celebrazioni iniziate con l’inaugurazione della mostra itinerante “Addio maledetto muro”. La Meloni prende la parola dopo un video toccante. Che ripercorre la storia di quegli anni bui. La spartizione dei blocchi, la costruzione del muro, le tante vite sacrificate per la libertà. Fino all’esplosione di gioia di quella notte. «Che non si spiega – dice – senza decenni di lotte per la libertà. Se non si passa per Budapest. per Praga, per i cantieri di Danzica. Se non si ascoltano le parole di un grande papa come Giovanni Paolo II».
Siamo qui – ripete tra gli applausi – per ricordarci da dove veniamo e dove vogliamo andare. Perché vogliamo che il nostro percorso venga cadenzato da date storiche. Per ricordare all’Europa che la libertà si conquista».
«La sinistra non ha fatto i conti con il suo passato»
Poi sottolinea la colpevole dimenticanza delle istituzioni. Immobilismo, disinteresse per il 9 novembre, malgrado la legge che celebra il “giorno della libertà”. «Siamo l’unico partito che sta celebrando il 9 novembre. E sapete perché? Perché i democratici hanno paura di parlare di comunismo. Non si può dire che è stato uno dei totalitarismi più spietati». «Ci tirano sempre fuori questa cosa del fascismo. La verità è che sono loro ad avere nostalgia di un regime. È la sinistra che non ha fatto i conti con il proprio passato. Non noi».
«Se siamo una colonia è anche colpa nostra»
Libertà, sovranità, identità sono le parole chiave davanti alla sala strapiena. Come trent’anni fa l’Europa si liberava dal comunismo, oggi è tempo di liberare l’Europa dagli eurocrati. «Se siamo una colonia, è anche colpa nostra. È colpa di una classe dirigente che si è consegnata mani e piedi a Germania e Francia. A nazioni e interessi stranieri».
Le chiamano tasse etiche, sono l’Iva mascherata
Nel bersaglio il governo con le sue bugie. A cominciare dalle tasse. Le chiamano “tasse etiche” o “microtasse”, ironizza la Meloni. Che attacca ad alzo zero la sugar tax. «La tassa sullo zucchero, che è l’Iva mascherata». E poi, attenzione, «quando le chiamano in inglese, c’è la fregatura». E ancora l’Ilva, le politiche migratorie, la democrazia a senso unico. E il grande bluff di Renzi.
In prima linea contro l’antisemitismo
«La più grande acciaieria d’Europa rischia di chiudere e il Parlamento si occupa di parole d’odio. Che non sanno quali siano e decidono loro volta per volta. Io sono la persona più insultata d’Italia. Mi dicono “’Meloni ti appendiamo a testa in giù”. Ma il problema è che se io dico che sono per la famiglia tradizionale, queste sono parole d’odio». Sul caso della senatrice a vita nessuna ambiguità. «Io le ho anche telefonato per ribadirle il sostegno di FdI. Sul tema della lotta all’antisemitismo siamo in prima fila e diamo massima solidarietà».
Fratelli d’Italia potrebbe partecipare il 10 dicembre alla manifestazione indetta dal sindaco di Milano a sostegno della Segre. «Figuriamoci, se c’è una manifestazione di solidarietà parteciperemo. Non conosco i contorni della manifestazione, ma se è aperta a tutti, volentieri».
Meloni a Renzi: occupati del centrosinistra
Pungente su Matteo Renzi e la sua caccia ai deputati forzisti«Mi fa molto sorridere che Renzi oggi ci spieghi come dovrebbe essere il centrodestra. Si occupi della sua metà campo e del suo partito, ma non si occupi della nostra metà campo, perché di quello mi pare che ci occupiamo abbastanza bene noi e i risultati si vedono».