L’allarme dei vescovi: negli ultimi 10 anni scomparse mille scuole cattoliche
Sos dei vescovi. Scomparsi mille istituti cattolici negli ultimi dieci anni. Persi 160mila studenti. L’allarme viene dalla Cei che denuncia l’assenza di una vera parità.
«Nonostante l’impegno profuso dalle realtà ecclesiali nel promuoverle e sostenerle, la vita delle scuole cattoliche non è facile. In Italia manca quella vera parità che altri Paesi riescono a garantire tra scuole statali e non statali». Lo ha detto il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Cei e arcivescovo di Perugia-Città della Piev. «Negli ultimi dieci anni, sono scomparse circa 1.000 scuole cattoliche (su un totale di quasi 9.000) e si sono persi più di 160.000 alunni», ha ricordato il porporato, citando i dati del Centro studi per la scuola cattolica della Cei.
L’allarme dei vescovi: non c’è parita tra scuole statali e religiose
«La situazione è difficile ma – avverte Bassetti – questi numeri non devono indurci a considerazioni pessimistiche. Accanto alle tante scuole che si chiudono ce ne sono di nuove che si aprono. E che rivelano la domanda di educazione cristiana che le famiglie desiderano. Una domanda che potrebbe essere molto maggiore se solo le condizioni economiche fossero diverse».
In Europa le cose vanno meglio
Non si tratta solo della crisi economica – spiega – che induce molte famiglie a rinunciare alle spese giudicate non indispensabili. Si tratta anche dei riflessi dell’inverno demografico e della crisi in cui si dibattono le stesse scuole cattoliche a fronte di spese crescenti per il personale e per le strutture. «È un’eccezione italiana che certo non fa onore al nostro Paese. Nel resto del mondo e in Europa le cose vanno senz’altro meglio». Legislazione Ue alla mano, il presidente della Cei osserva che le legislazioni dei Paesi europei garantiscono quasi ovunque questo diritto. E purtroppo l’Italia è uno dei pochi Paesi che impediscono di vedere attuato in tutta Europa questo principio. Ben due risoluzioni del Parlamento europeo, nel 1984 e nel 2012, hanno ribadito la necessità di finanziare anche i costi delle scuole non statali che offrono, come le scuole cattoliche, un servizio scolastico di qualità”.
A rischio un patrimonio educativo
Lo sguardo di Bassetti va anche al patrimonio di valori educativi che rischia di andare smarrito: «La Chiesa ha un patrimonio di valori educativi che non può disperdersi solo per ragioni economiche: vorrebbe dire che abbiamo costruito la nostra casa sulla sabbia e non sulla roccia di una solida convinzione missionaria».
Ma non si sono accorti che con uno stato comunista questa è la fine della religione italiana??
E vi sta bene! Finche’ il vostro stonzo papaccio continuera’ a chiedere l’arrivo in Italia di mussulmanacci vi succedera’ anche di peggio. Il male voluto no e’ mai troppo. Stronzi!
Per quanto concerne gli Istituti cattolici mi permetto ipotizzare che probabilmente anche le posizioni politiche assunte dal partito del Vaticano e dei suoi Cardinali non vengono accettate da numerosi cattolico-cristiani e così come si stanno svuotando lentamente le Chiese, ciò accade anche per le scuole.
Non ci sono più i vescovi di una volta. Ma se avete fatto e fate comunella con i compagni che, da sempre e per puro opportunismo ideologico e di controllo sono CONTRO tutto ciò che è privato, perché mai aspettate ora per porvi delle domande?