La famiglia in Italia, come l’hanno ridotta: crollano i matrimoni, pochi i figli, molte le paure
La famiglia è cambiata. Lo avvertono tutti. La percezione è che sia stata attaccata, denigrata, derisa. E che ci sia anche una volontà disgregatrice. Ma resiste, contro tutto e contro tutti. Molti stanno analizzando la situazione, i dati vengono spesso snocciolati. Interessante è quanto tracciato da Bnp Paribas Cardif: una fotografia del percorso negli ultimi 30 anni. Nella ricerca emerge che il numero medio dei componenti oggi è di circa tre persone. Per quanto riguarda i figli, ben quattro nuclei su dieci non ne ha e il 26% ne ha solo uno. È una famiglia diversa rispetto a 30 anni fa. Segue l’evoluzione della società, come conferma l’Istat. Sono aumentati sensibilmente i single (8,4 milioni, +110%); i matrimoni sono crollati del -40,5% (191mila) a favore della convivenza. Inoltre sono aumentati significativamente i divorzi (+230%).
Cosa temono maggiormente le famiglie italiane? Rispetto a 30 anni fa la percezione è che i rischi siano aumentati (62%). In assoluto la perdita del lavoro o delle attuali fonti di reddito è l’aspetto che preoccupa maggiormente (63%). Poi c’è il nodo sicurezza: come i furti attraverso la tecnologia (61%) e i furti, scippi e rapine e violenze (54%). Tra le maggiori paure per il domani troviamo però la salute (62%), e sono le donne, in generale, quelle più preoccupate.
Nonostante questa trasformazione, dalla ricerca emerge che la famiglia di oggi si definisce «tradizionale» (per il 37%). Ma anche un «porto sicuro» (31%), «moderna e aperta» (26%). Il dato più sorprendente è che oltre sette famiglie su dieci (71%) si sentono più felici e serene rispetto a 30 anni fa. Questo grazie soprattutto alla maggiore stabilità economica.