Inflazione sempre più su. Il carrello della spesa ci costerà 112 euro in più all’anno

29 Nov 2019 18:49 - di Antonio Pannullo
inflazione

“Male. Anche se resta molto bassa, l’inflazione raddoppia rispetto ad ottobre”. Ad affermarlo è Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. L’organizzazione  commenta i dati provvisori di novembre resi noti oggi dall’Istat. Emerge che l’inflazione registra un aumento dello 0,4% su base annua. In particolare, segnala Dona, “ci preoccupa il carrello della spesa, che svetta a +1,1%, più del doppio rispetto ad ottobre, quando era a +0,5%, e più di due volte e mezza l’inflazione riferita all’intero paniere”. “Una stangata per la massaia che va al mercato. Per una coppia con due figli, il +1,1% del carrello della spesa si traduce, per i soli acquisti quotidiani, in 112 euro in più su base annua”. Dona sottolinea infine che “per la coppia con 1 figlio, la tipologia di nucleo familiare ora più diffusa in Italia, il rialzo è di 99 euro annui per le sole compere di tutti i giorni, mentre per l’inesistente famiglia tipo, l’incremento dei prezzi delle spese obbligate si traduce in un aumento del costo della vita di 82 euro”.

Confesercenti sull’inflazione: il Paese naviga a vista

“E’ un Paese che naviga a vista. Famiglie e imprese vivono un preoccupante clima di incertezza, una mancanza di fiducia nelle prospettive future”. E’ il commento della presidente di Confesercenti, Patrizia De Luise, ai dati sull’inflazione ed i prezzi al consumo. “Per questo – afferma De Luise – ribadiamo al Governo di concentrarsi sulla Legge di bilancio, compiere il massimo sforzo comune. Soprattutto sugli interventi da mettere in campo per non deprimere ulteriormente la domanda interna e rilanciare consumi ed investimenti”. De Luise avverte che “è una strada da percorrere in fretta, ulteriori rallentamenti potrebbero essere davvero pesanti”.

“Sostanziale calma piatta sul fronte dei prezzi. La situazione è, infatti, ancora molto debole, soprattutto dal lato dei consumi delle famiglie, che avrebbero bisogno di un impulso ben maggiore per risalire a livelli soddisfacenti, se si considera, in particolare, che in volume siamo ancora al di sotto del 2007”. Così Confesercenti commenta i dati sull’inflazione di novembre diffusi oggi da Istat. Confesercenti segnala che “si registra un lieve positivo aumento nel mese, con un inflazione di fondo che sale all’1%. Un rialzo da imputarsi ai Servizi (1,1%) e ai Beni alimentari (1,2%) sia lavorati che non lavorati” ma che “come sottolinea lo stesso istituto, si tratta di una ripresa che non modifica un quadro nel complesso fiacco, con una valutazione complessiva per il 2019 che si appresta a chiudere con un indice generale dei prezzi dimezzato (0,6%) rispetto all’anno passato e fortemente sotto l’1%”.

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