In Spagna come in Italia, Sanchez perde le elezioni ma prova a fare il governo contro la destra

12 Nov 2019 15:37 - di Giovanni Trotta

Spagna, anche qui gli sconfitti ci riprovano. Nonostante Psoe e Podemos abbiano perso consensi, tuttavia vogliono la poltrona. Il premier facente funzioni e leader del Partito socialista Pedro Sanchez ed il leader di Unidas Podemos Pablo Iglesias hanno raggiunto un pre-accordo. Lo scopo è la formazione del nuovo governo in Spagna. Da ieri pomeriggio i due leader dlela sinistra spagnola hanno avuto colloqui riservati per arrivare ad un’intesa.

Spagna verso un governo “progressista”?

“Sarà un governo progressista o niente. Un governo progressista, che comprende le forze progressiste, che lavori per il progresso”. E’ quanto ha detto Pedro Sanchez che oggi ha firmato un accordo con Pablo Iglesias per una coalizione per un governo di socialisti e Podemos. “Non si affermerà l’odio tra gli spagnoli”, ha poi aggiunto Sanchez. Tra i due è idillio. “Pedro Sanchez può contare sulla nostra lealtà. Lavoreremo per ottenere la maggioranza necessaria per avere l’investitura a premier ed il sostegno al governo. Lavoreremo per formare un governo”. Così il leader di Podemos, Pablo Iglesias, nella dichiarazione dopo la firma dell’accordo con il premier socialista. E pensare che fu proprio Iglesias che la scorsa estate fece saltare l’ipotesi di un governo insieme ai socialisti. Oggi Iglesias ha detto che “quello che in aprile era un’opportunità storica si è trasformata in una necessità storica”. E si è detto felice di “annunciare oggi insieme a Sanchez che abbiamo raggiunto un per formare un governo. Sarà una coalizione progressista che combini l’esperienza del Psoe con il valore di Unidas Podemos”.

La maggioranza è di 176 seggi ne hanno 158

Ma nulla è ancora fatto, malgrado il trionfalismo. La notizia del pre accordo tra Sanchez e Iglesias è stata subito salutata come una svolta positiva da Inigo Errejon, il leader di Mas Pais, la formazione di sinistra. Questo partito nacque proprio dopo il fallimento dei negoziati tra i due leader per la formazione del governo dopo le elezioni di aprile. “Non è mai tardi se si arriva ad una buona soluzione” ha scritto Errejon. E ha confermato che sosterrà, con i suoi 3 voti, l’eventuale nuovo governo. “Gli spagnoli hanno dato una seconda opportunità ad un governo progressista perché faccia un Paese più giusto – ha aggiunto -.  Salutiamo questo pre accordo e lavoreremo perché ottenga la maggioranza”. Però rimane il fatto che alle elezioni i socialisti hanno ottenuto 120 seggi, Podemos 35. E la maggioranza a cui devono arrivare è di 176 voti. Come faranno?

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