Ilva e crisi dei Cinquestelle mettono in ginocchio il governo. Il Conte bis è appeso a un filo

8 Nov 2019 13:15 - di Michele Pezza
conte

Solo la sua “insostenibile leggerezza” consente a Giuseppi Conte di dirsi «non preoccupato» dai fuochi polemici che divampano un po’ ovunque all’interno della maggioranza. Negli studi di Porta a Porta ieri il premier ha dispensato ottimismo e ha ostentato un volto sereno. La mimica facciale, si sa, è anch’essa un’arma. Ben lo sapevano le ciurme a bordo dei vascelli borbonici, cui gli ufficiali raccomandavano di fare «la faccia feroce» quando ogni altro strumento di difesa era saltato. La differenza è che il premier, di faccia, fa quella buona. Tanto per far intendere che «tutto va bene, madama la marchesa».

Conte ostaggio delle divisioni della maggioranza

Ma la realtà ci racconta l’esito contrario. La maggioranza a sostegno di Conte è lacerata come non mai e nessuno dei partiti che la compone vive giorni felici. Il Pd ha il morale sotto i tacchi per la vicenda Ilva. Undicimila operai in mezzo a una strada sono un guaio per qualsiasi forza politica. Ma per quello che ancora si picca di essere il partito dei lavoratori è una tragedia. Tanto più che la fabbrica chiude anche per responsabilità del governo di cui fa parte. Sul M5S meglio stendere un velo pietoso. Di Maio è costretto ad inseguire gli estremisti del Movimento per sopravviverne come capo politico. Sulla carta sarebbe il leader nella realtà è un follower.

Il vero pericolo è l’instabilità del M5S

I Cinquestelle sono ancora, e di gran lunga, la prima forza parlamentare. Se si accartocciano schiacciati dalla loro inconsistenza politica, il Conte bis diventa un cumulo di macerie. Renzi fa storia a sé, ma pretende di ottenere i benefici dell’opposizione e di staccare i dividendi del governo. Prova ne sia l’incredibile appello della ministra Teresa Bellanova al governo a fare qualcosa per il polo siderurgico di Taranto. In pratica, un appello a se stessa. L’unico spezzone tranquillo della maggioranza appare Leu. Ma quella di Liberi e uguali è la tranquillità dei cimiteri. Un’atmosfera destinata a contagiare sempre più l’intero Conte bis.

Commenti

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  • ANTONIO GIOVANNETTI 9 Novembre 2019

    Macché filo, macché filo, c’è il collante poltrona-chiappe che li unisce, funziona anche se il filo si spezza.