I gilet gialli tornano in piazza. E promettono un week-end esplosivo a Parigi
I gilet gialli tornano a Parigi. E stavolta, dicono, “sarà un weekend esplosivo“. Occhio perciò al 16-17 novembre. Che è pure la data dell’anniversario della nascita del movimento dei gilet gialli in Francia. A promettere battaglia è Christophe Chalençon, uno dei leader del movimento. Quello che a febbraio scorso incontrando Di Maio e Di Battista provocò una crisi diplomatica tra Parigi e Roma. Culminata con il richiamo dell’ambasciatore transalpino Christian Masset. “Macron e i media francesi ritengono che il movimento si stia spegnendo. E’ vero che da quest’estate il movimento ha perso un po’ di slancio. E che solo una minoranza è rimasta a protestare. Ma c’era anche la necessità di tornare a lavorare. Il 16 e il 17 novembre saranno giorni esplosivi. Io sarò a Parigi a manifestare.” spiega Chalençon. Che si dice convinto che “Macron non finirà il suo mandato. Ci metto la mano suo fuoco. Sbaglia a voler mantenere la rotta che finora ha intrapreso”. Chalençon si dice anche convinto che il popolo rappresentato dai gilet gialli “prenderà il potere democraticamente” in Francia. E proprio in vista di questa scadenza “vogliamo creare una forza politica che possa essere speculare a ‘En Marche'”, il partito di Macron. Per questo, rileva, “avevo deciso di incontrare gli esponenti del Movimento 5 Stelle che utilizzano la piattaforma Rousseau. Anche noi abbiamo lanciato una piattaforma Reconciliation per lanciare in Francia la democrazia partecipativa. Il progetto sta maturando. Alla presidenziali avremo un candidato che verrà dal popolo”, spiega Chalençon sottolineando che sono in molti in movimenti a sostenere l’iniziativa. Sempre che alla fine non s’alleino col nemico e facciano la fine dei grillini nostrani.