Home banking, gli accorgimenti per proteggere il conto dai pirati informatici

4 Nov 2019 19:31 - di Redazione

Home banking  vuol dire comodità. Ma vuol dire anche ansia per i correntisti.  I maggiori gruppi finanziari escogitano sempre nuovi sistemi di sicurezza.

Unicreditsi legge su il Giornale– poco tempo fa ha reso noto aver identificato un caso di accesso non autorizzato su di un file del 2015. Al cui interno erano contenuti dati della propria clientela (nomi, città, numeri di telefono e mail). «Ma, fortunatamente, non password e codici di accesso ai conti.» Alcune settimane fa, invece, è stato Mastercard che ha subito una falla nel proprio sistema. Gli hacker sono entrati in «possesso di alcune informazioni riguardanti 90 mila clienti in Germania».

«I gruppi finanziari hanno rafforzato i propri sistemi di sicurezza, soprattutto attraverso il sistema della doppia autenticazione per l’accesso al proprio Home banking con l’utilizzo del Token. Inoltre, è entrato in vigore il regolamento europeo sulle banche (Psd2) che ha reso obbligatorio l’utilizzo di questo sistema di sicurezza». Per  l’Home banking occorrono diverse accorgimenti. «Utilizzare strumenti che verifichino l’identità del Cliente, attraverso due o più fattori di autenticazione. Utilizzare strumenti che certifichino l’operazione di pagamento attraverso un codice di autorizzazione univoco».

«Pertanto dovremmo sentirci un po’ più sicuri ma è meglio tutelarsi. E i primi a poter contribuire a salvaguardare i propri soldi sono gli stessi titolari di un Home banking attraverso piccoli gesti. La prima minaccia a cui fare attenzione è la Sim Swap Fraud. Si “ottiene” un sim telefonica sostitutiva di un correntista attraverso cui è possibile operare sul conto corrente. Solitamente i dati necessari per avviare la truffa arrivano attraverso il phishing che rappresenta la maggiore minaccia per i nostri soldi in banca».

«In questi casi bisogna prestare la massima attenzione, informarsi presso il proprio istituto bancario e, soprattutto, non cliccare i link contenuti nella mail».

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *