Feltri twitta contro Juventus e arbitri: può giocare coi gomiti e le mani. La tifoseria social in rivolta
Feltri, non solo politica. Il direttore di Libero non si infervora solo per l’inciucio all’origine del governo tra 5S e Pd. Non si sdegna solo per la discesa in campo di Calenda con un nuovo partito di cui, si è interrogato nei giorni scorsi, forse non c’era assolutamente bisogno. Non si infervora in diretta tv solo contro i buonisti dell’accoglienza coatta, o i fautori dell’anti-salvinismo: sardine o altri pesci in barile che siano…
Feltri e il tweet contro la Juve
No, l’ultimo tweet al vetriolo Feltri lo dedica infatti al calcio. E più esattamente al campionato di serie A e alla sua protagonista indiscussa (e indiscutibile a quanto pare): la Juventus. E così, armato di vis polemica e spinto dall’ennesimo errore arbitrale andato a favore della “vecchia signora”, Feltri twitta sardonico: «Novità nel calcio. La Juventus può giocare con i gomiti e con le mani». Un tocco di mano di Emre Can sull’1-1, giudicato non falloso durante il match fra Atalanta-Juve , e Vittorio Feltri sbotta su Twitter. Senza trascendere. Con aplombe e veemenza ironica che non laasciano adito a dubbi su cosa pensa del campionato e dell’arbitraggio in corso. Ma che trova una fredda, se non proprio polemica, accoglienza sul web. Un post, quello di Feltri, accolto da diverse proteste degli internauti. Chissà, magari semplicemente tifosi juventini più che detrattori del giornalista, che tuttavia non scalfiscono minimamente chi l’ha pubblicato (non proprio cinguettando)… Il quale, anzi, rincara addirittura la dose aggiungendo: «Vincere una partita di calcio con un colpo di mano diverte molto».
Tifosi e social non perdonano
Pronte e piccate, le repliche social. «Ecco un altro a cui è giunta l’ora di andare a guardare i lavori nei cantieri», posta qualcuno risentito dal tweet di Feltri. «La smetta direttore, pensi ad altro», risponde più gentilmente un secondo. «Se lei può fare il giornalista… tutto è possibile», esordisce banalmente e offensivamente un terzo. Si sa che quando si tocca la fede calcistica i tifosi più accaniti non ci vanno leggeri. Ma Feltri è abituato e ben altro. Del resto, checché se ne dica, a suon di provocazioni ha creato un personaggio. Confermandosi uno dei più scaltri polemisti, capace di animare i dibattiti. Di colpire, affondare e anche incassare quando serve. Oltre che di cimentarsi su qualunque argomento. Juve compresa.
Sono d’accordo con Vittorio Feltri. Io sono stato juventino fin da quando avevo 7 anni. Ero un fanatico, si fanatico, tifoso della “gobba” fino a quando non mi sono addentrato più scientemente nelle notizie, nelle azioni, negli atti compiuti dai vari dirigenti di detta squadra. Ho incominciato ad avere miei dubbi da quando vendettero Sivori e Canè al Napoli. Ma soprattutto da quando la moviola ha incominciato a segnalare le “sviste” di
molti arbitri. Da allora non sono più juventino! Il troppo stroppia!