Fazzolari: solidarietà alla Segre. Ma attenti all’antisemitismo islamico e dell’estrema sinistra

7 Nov 2019 18:24 - di Redazione

«Inquietante la notizia che la senatrice Liliana Segre necessiti della scorta per le vigliacche minacce ricevute. A lei va tutta la solidarietà mia e di Fratelli d’Italia». È la premessa di una lunga riflessione del senatore di Fratelli d’Italia Giovanbattista Fazzolari. Che punta i riflettori sulla necessità di fare fronte ai pericoli di antisemitismo che corrono le comunità ebraiche italiane ed europee.

Scorta alla Segre, serve fronte comune 

«La presidente della Comunità ebraica, Ruth Dureghello, ha ricordato che sono molti gli esponenti di spicco della comunità ebraica posti sotto scorta. Una situazione preoccupante – dice il senatore di FdI – che necessita di una presa di posizione netta. Senza reticenze e omertà, come accaduto fin ora».

I tre pericoli per le comunità ebraiche

«Come più volte segnalato da autorevoli studi i pericoli principali per le comunità ebraiche italiane ed europee derivano, in prima battuta, dall’integralismo islamico. In secondo luogo da frange dell’estrema sinistra. Che hanno tramutato l’avversione per Israele in ostilità nei confronti degli ebrei. E in terza battuta dall’antisemitismo di estrema destra», sottolinea Fazzolari che giudica «particolarmente significative le dichiarazioni dell’ambasciatore d’Israele in Italia, Dror Eydar».

Il diplomatico, infatti, in seguito alla notizia dell’assegnazione della scorta alla senatrice Liliana Segre, ha invitato il governo italiano a recepire la definizione di antisemitismo dell’Alleanza internazionale per la memoria dell’Olocausto). Che fa chiaro riferimento anche al pericolo derivante dall’integralismo religioso e dall’avversione allo stato d’Israele.

L’integralismo islamico e Israele

«Dichiarazioni che diventano macigni – aggiunge Fazzolari – se si pensa che nelle tante pagine della mozione di istituzione della cosiddetta Commissione Segre, raccontata dai più come strumento di contrasto all’antisemitismo, non sono mai citate le parole “Israele” e “integralismo islamico anti-ebraico”, anomalia che Fratelli d’Italia ha provato a correggere con due apposite mozioni purtroppo bocciate dal Senato. Auspichiamo ora che il Parlamento, anche in virtù di questo nuovo importante sollecito da parte dell’ambasciata israeliana, si convinca ad approvare una mozione che contrasti veramente tutti i fenomeni di antisemitismo, senza ideologici strabismi».

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