E’ polemica per il permesso premio al killer ergastolano che ha ferito l’anziano al San Raffaele

10 Nov 2019 20:01 - di Redazione
Il raid del killer ergastolano Antonio Cianci al San Raffaele dove ha accoltelato un anziano che aveva rifiutato di dargli soldi

Antonio Cianci, ergastolano, era uscito sabato in permesso premio dal carcere di Bollate dov’era recluso dal 1979 dopo aver ammazzato un giovane metronotte e tre carabinieri. E ha ferito a coltellate un anziano di 79 anni. Colpendolo al collo nel parcheggio dell’ospedale San Raffaele di Milano. Un agguato che, per fortuna, non si è trasformato in tragedia. La lama ha sfiorato la carotide della vittima. Ma l’ha lasciata intatta. Un miracolo.

Originario di Cerignola, in provincia di Foggia ma trasferito a Pioltello, in provincia di Milano, Cianci aveva 15 anni quando ammazzò a sangue freddo uno studente di 29 anni, Gabriele Mattetti. Che lavorava come metronotte per mantenersi agli studi. Lo freddò con tre colpi, uno alla schiena, l’altro al cuore e il terzo alla testa, dopo avergli chiesto l’ora.

Sabato, uscito dal carcere per un permesso premio di tre giorni – ne usufruiva da settembre – Cianci si è infilato al piano meno uno del San Raffaele. E lì, il volto coperto da una mascherina bianca, ha atteso la sua vittima.

L’anziano, finito sotto i colpi del coltello di Cianci, era in ospedale per incontrare la figlia della compagna, ricoverata. Aveva bisogno di prendere un caffè. E si è avventurato – erano le 17,40 del pomeriggio – nei corridoi dello stabile alla ricerca di un distributore automatico. E’ finito al settore Q, nella zona del Reparto di Chirurgia.

Al piano meno uno ha incrociato Cianci. Che gli ha chiesto soldi. E, al suo rifiuto, l’ergastolano lo ha accoltellato al collo.
Mentre l’anziano crollava a terra chiedendo aiuto, il killer ergastolano si è allontanato con tutta calma.

Lo ha trovato la polizia alla stazione Cascina Gobba mentre vagava con la mascherina bianca ancora indosso, gli indumenti imbrattati di sangue e il taglierino, con cui aveva colpito l’anziano, ancora in mano.
L’ergastolano non ha opposto alcuna resistenza.

L’anziano ferito è stato operato d’urgenza. Ed è fuori pericolo.

E ora montano le polemiche per i permessi premio di cui usufruiva, da settembre, Cianci. Finora non aveva mai dato problemi né segni, a quanto pare, di pericolosità.

Ma gli investigatori vogliono capire se anche qualcun altro abbia incrociato, in precedenza, in qualche altro ospedale, o al San Raffaele, l’ergastolano in permesso premio. L’ipotesi che si fa strada è che, da settembre, da quando, cioè, Cianci ha iniziato a usufruire di permessi premio, abbia cercato di racimolare soldi minacciando le persone nei nosocomi. Che sono, molto spesso, ricettacolo di vagabondi, barboni. E di ex-detenuti. O di ergastolani, come Cianci, in permesso premio.

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