È morto Remo Bodei, filosofo del contrasto tra ragione e passioni

8 Nov 2019 17:02 - di Redazione

Il filosofo Remo Bodei è morto ieri sera a Pisa. Avea 81 anni. Era nato a Cagliari il 3 agosto 1938. È  stato l’artefice di una personale ricostruzione storica del contrasto ragione-passioni. Accademico dei Lincei, Bodei era professore emerito di storia della filosofia all’Università di Pisa. Ha insegnato storia della filosofia ed estetica alla Scuola Normale Superiore di Pisa. È stato docente in diversi atenei europei e americani. Come Cambridge, Ottawa, New York, Città del Messico e infine all’Università della California di Los Angeles. Bodei era uno dei massimi esperti della filosofie dell’idealismo classico tedesco e dell’età romantica. Le sue indagini filosofiche hanno riguardato anche la ricerca della felicità da parte del singolo. Nonché  le indeterminate attese collettive di una vita migliore, i limiti che imprigionano l’esistenza e il sapere entro vincoli politici, domestici e ideali.

Laureato all’Università di Pisa, Bodei perfezionò la sua preparazione teoretica e storico-filosofica in Germania. Frequentò le lezioni di Ernst Bloch ed Eugen Fink.  È stato studioso anche del pensiero utopistico del Novecento, in particolare del marxismo eterodosso di Ernst Bloch. Si è interessato di Adorno e Benjamin, è intervenuto nella discussione sulla filosofia politica italiana, confrontandosi e dialogando in particolare con Norberto Bobbio, Michelangelo Bovero, Salvatore Veca e Nicola Badaloni. Inoltre, ha curato la traduzione e l’edizione italiana di testi di Hegel, Karl Rosenkranz, Franz Rosenzweig, Ernst Bloch, Theodor Adorno, Siegfried Kracauer, Michel Foucault.

Il suo libro più recente è “Dominio e sottomissione. Schiavi, animali, macchine, Intelligenza Artificiale”, in cui analizza le implicazioni dei prodigiosi sviluppi dei robot e degli apparecchi dotati di Intelligenza Artificiale “o, detto altrimenti, con il trasferimento extracorporeo di facoltà umane come l’intelligenza e la volontà, e il loro insediamento in dispositivi autonomi”.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *