Domani Fdi a Milano per celebrare Berlino. Ne parla Carlo Fidanza

8 Nov 2019 15:21 - di Andrea Giorni
Fidanza

Sono loro i portatori di una cultura intollerante, prima nel nome di una ideologia totalitaria e oggi nel nome del pensiero unico politicamente corretto. Il loro nemico però è sempre lo stesso: identità, appartenenza, tradizione, merito, responsabilità, famiglia, religione.

E l’Europa trent’anni dopo come sta?

Quel gigante che risponde al nome di Giovanni Paolo II, parlando dei Paesi dell’Est europeo, aveva ammonito di non sostituire il comunismo con il consumismo. Purtroppo invece è andata proprio così: sulla spinta della ritrovata e sacrosanta libertà, l’allargamento troppo repentino ha aperto alla Germania nuovi mercati mentre noi ci siamo ritrovati cornuti e mazziati. E a quei popoli, la cui identità è stata per anni conculcata dai sovietici, abbiamo offerto finanza speculativa e sussidi.

Domani Fdi a Milano

Non è un caso che siano proprio alcuni tra questi, dall’Ungheria alla Polonia, a guidare una rivoluzione conservatrice contro i burocrati di Bruxelles.

Domani sarete a Milano per parlare di tutto questo…

Si, ancora una volta a Milano, con la nostra fondazione europea New Direction e tantissimi ospiti, dalle 10,30 fino al pomeriggio quando al termine dell’intervento di Giorgia Meloni i nostri ragazzi ripeteranno il rito dell’abbattimento del Muro. E non mancheranno gli approfondimenti culturali con la mostra multimediale “Addio maledetto Muro” e la presentazione in anteprima nazionale del libro “Sopra le rovine” che ho curato con il Vicedirettore de La Verità Francesco Borgonovo, che ospita i contributi di tante intelligenze non conformi, la prefazione di Giorgia e la postfazione di Roger Scruton, gigante del pensiero conservatore europeo. Due progetti che siamo pronti a portare in giro per l’Italia per tenere viva la nostra battaglia.

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